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Unione Popolare attacca Persiani sull’edilizia pubblica: «4 anni di incompetenza e strumentalizzazione»

MASSA – «La mirata propaganda del sindaco sugli interventi per l’edilizia popolare è l’ennesima mistificazione della realtà. Nei suoi 4 anni di mandato il sindaco ha preferito destinare oltre 250.000 euro per piazza Garibaldi, 160.000 per piazza San Carlo, una vera e propria cattedrale nel deserto, senza contare le spese del decoro sotto palazzo comunale». Così Unioni Popolare Massa attacca il sindaco Francesco Persiani dopo le sue dichiarazioni nella conferenza stampa svolta al fianco di Erp per presentare i progetti svolti e in corso d’opera per quanto riguarda l’edilizia popolare.

«Tutto questo quando sono oltre 100 gli appartamenti non assegnati, quando i cantieri per nuove case in via Galvani sono ferme da anni, quando i lavori in via Pisacane fanno restare ancora sotto rischio sismico numerose famiglie. 100 appartamenti che non sono utilizzati spesso perchè non agibili, mancando la manutenzione ordinaria o la messa in sicurezza normale per l’abitabilità. In questi ultimi 4 anni l’amministrazione si è concentrata sul decoro del solo centro città tralasciando completamente le esigenze di chi non aveva casa. Si è concentrata su un nuovo regolamento di assegnazione delle case che ha preso di mira gli extracomunitari assegnatari di 58 case su 1005, una percentuale molto più bassa rispetto alla loro presenza totale sul nostro territorio: una chiara operazione ideologica e razzista. – continua Unione Popolare – Anche l’acquisto di case da privati, come quelle sulle colline del Candia o le prossime in zona Mattatoio già sede di una discussa operazione immobiliare, da destinare ad edilizia residenziale pubblica, è la dimostrazione che ci sia perfetta continuità di intenti tra Regione Toscana ed amministrazione massese, entrambe allineate in una visione privatistica del denaro pubblico utilizzato più per risolvere problemi di costruttori privati che portare soluzioni al problema casa. Ha poco quindi da strombettare il sindaco, nel settore della residenza pubblica tutte le colpe e responsabilità di 4 anni di incompetenza, strumentalizzazione ideologica e mancanza di visione strategica sul tema dell’edilizia pubblica».

«Per noi di Unione Popolare è necessario reintrodurre nell’agenda politica il tema delle politiche dell’abitare, in primo luogo riconoscendo il valore che assume il pubblico nella loro costruzione e attuazione, sia che si tratti di intervenire rafforzando e migliorando l’offerta anche per aggiornare e migliorare la normativa e la regolazione. – concludono – Un valore che abbiamo visto progressivamente messo in ombra con l’arretramento delle istituzioni e delle politiche pubbliche da questo tema e l’affermarsi del social housing come (illusoria) soluzione».