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«Bocciodromo distrutto dal fortunale: ora è pericolante. Va demolito e ricostruito» foto

«Siccome ci è stata riconosciuta la calamità naturale e qualche finanziamento sta arrivando – ricorda Piero Marchini (Fifondazione Comunista) - riteniamo che questa struttura sociale debba tornare a vivere. Si potrebbero fare tante attività e permettere a giovani e anziani di condividere questo spazio»

MARINA DI CARRARA – Il tetto è divelto e sganciato dalle pareti le quali, anch’esse, sono state letteralmente squarciate: tutto attorno, dove prima ombreggiava rigogliosa la pineta, è rimasto un terreno brullo e spoglio. Il bocciodromo comunale pensionati a Marina di Carrara, a ridosso del polo fieristico e affacciato su via Maestri del Marmo e sulla pineta lungo viale Colombo, o meglio ciò che era la pineta, è dal 18 agosto scorso che versa in queste condizioni. La tempesta di vento del 18 agosto 2022 prima di colpire i padiglioni di Imm non lo ha risparmiato mettendolo fuori uso.

Adesso, spiega Piero Marchini coordinatore comunale di Rifondazione Comunista, i 350 soci della struttura sono costretti e relegati solo nella sala del bar. «Se subito dopo l’evento calamitoso del 18 agosto era giusto partire con la messa in sicurezza delle pinete, se era giusto avere questa priorità adesso però dobbiamo pensare a questa struttura che rappresenta un pericolo. Il tetto è sganciato e se viene un po’ di vento, cade» a segnalarlo e a invocare l’attenzione e l’intervento dell’amministrazione è Rifondazione Comunista. Marchini ci spiega che si tratta di una struttura comunale nata anni fa in collaborazione tra comune e pensionati: «Era nato un volontariato tra pensionati ex lavoratori portuali, spedizionieri, dipendenti della Cassa di Risparmio di Carrara. Portavano materiale o mettevano la manodopera e un po’ alla volta si era costruito il bocciodromo. Oggi però quello che resta va demolito e ricostruito».

Il coordinatore comunale di Rifondazione Comunista tira fuori quindi dal cassetto un vecchio progetto risalente a 5 o 6 anni fa che vedeva quello spazio riqualificato come salone multifunzionale: in parte dedicato a congressi, biblioteca, sala-lettura e in parte con due palai (corsie per giocare a bocce). «Siccome ci è stata riconosciuta la calamità naturale e qualche finanziamento sta arrivando – ricorda Piero Marchini – riteniamo che questa struttura sociale debba tornare a vivere. Si potrebbero fare tante attività e permettere a giovani e anziani di condividere questo spazio».

Rifondazione Comunista quindi rivolge un appello all’amministrazione: «Smantellate e poi ricostruite subito per attuare questo progetto. L’area si interfaccia con la zona turistica, tra qualche giorno ci sarà anche balnearia e la struttura non può restare in queste condizioni. Di  strutture come queste non ce ne sono molte sul territorio»