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«Giani chiederà stato di emergenza per Massa-Carrara e c’è già la promessa del Governo»

Marco Guidi (FdI): «Attivato il Fondo del Ministero degli Esteri relativamente all’export, per cui 100 milioni sono stati messi da Sebastiano Musumeci per ristori alle imprese rispetto a export e commercio».

MASSA – Un minuto di silenzio per le vittime del nubifragio dei giorni scorsi: così si è aperto il Consiglio comunale di ieri sera. Francesco Persiani ha quindi pronunciato un discorso introduttivo per esprimere solidarietà verso chi ha subito danni e per fare il punto della situazione: “Sono state giornate difficili – ha preso la parola -: è stato peggio per altri Comuni e altre Province. Da parte nostra c’è la massima vicinanza per i territori colpiti da questa calamità che però non ha risparmiato il nostro territorio, dal mare ai monti. Vorrei ringraziare il personale che ha lavorato anche in turni notturni, la Polizia Municipale, i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile. Siamo stati in costante contatto con Prefettura e Provincia. Il Prefetto mi ha annunciato che Eugenio Giani presenterà la richiesta di estensione dello stato di emergenza per Massa-Carrara e per Lucca e sappiamo che la richiesta verrà esaminata nel primo Consiglio dei Ministri convocato. La forza della natura a volte si manifesta in modo devastante e anche sul nostro litorale ci sono danni: si sono registrate frane e cadute di alberi. Dobbiamo fare ancora la conta dei danni e capire le dimensioni– poi, rispondendo a Lorenzo Pascucci di Noi Moderati che aveva proposto di valutare l’ipotesi di usare la tassazione locale per andare incontro, in attesa degli aiuti regionali e statali, alle necessità delle famiglie e delle imprese apuane danneggiate, spiega- le tasse sono locali per cui ci sono i limiti nel nostro bilancio e dobbiamo seguire i criteri dettati dalla Corte dei Conti. Esprimiamo comunque vicinanza ai nostri imprenditori e ai nostri cittadini: qualche bagno potrebbe non tornare più – ammette – noi comunque ce la metteremo tutta per ricostruire il possibile”. Il sindaco ha quindi ricordato il contesto complicato che stanno vivendo i concessionari balneari: “Sappiamo che il settore è gravato dalla scadenza delle concessioni e stiamo valutando tutto il possibile: al momento non ci sono Comuni che abbiano attivato le aste perché manca ancora la normativa di riferimento. Come Anci abbiamo deciso di restare compatti e di adottare una linea unica e coerente, tenuto conto che la Toscana non manca di strumenti di pianificazione che possono tutela tutto il settore che è fondamentale per l’economia. Poi ci sono stati dei danni alle abitazioni e alla comunità montana, con frane su strade comunali e provinciali. Questa volta è andata bene rispetto a quanto poteva succedere. Dobbiamo affrontare il nodo del cambiamento climatico e di una situazione territoriale che ci mette in guardia sul fatto di essere sempre più attenti. Ci saranno rafforzamenti sotto il profilo dell’impianto di Protezione Civile  e sotto il profilo del coordinamento delle associazioni, alle quali va il nostro ringraziamento, e dei loro mezzi. Ci siamo muniti di sacchetti di sabbia ulteriori rispetto a quanto avevamo all’inizio, all’esito dell’evento, di transenne e di altri tipi di attrezzature che potranno servire per intervenire all’occorrenza in futuro. Auspicando che queste situazioni non debbano ripetersi. Cercheremo di essere vicini a tutti  questi soggetti e associazioni, poi se arriverà  la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale, ci aiuterà ulteriormente. Soprattutto solleciteremo le autorità regionali circa gli interventi di difesa per rischio idrogeologico e di difesa della costa, che a questo punto non sono più rinviabili”.

Di fronte alla sintesi sull’attuale panorama del territorio, dopo gli eventi calamitosi, fatta dal primo cittadino, dai banchi dei consiglieri sono arrivati alcuni spunti di riflessione. A portare notizie da Roma e dal Governo Meloni è Marco Guidi (Guidi Sindaco) che rassicura: “Stavo parlando fino a poco fa con l’onorevole Alessandro Amorese. Sia lui che l’onorevole Andrea Barabotti sono in contatto con il Ministro Musumeci: il Governo sta aspettando che la Regione indichi Massa-Carrara e Lucca per potere andare nel primo Consiglio dei Ministri. Il Consiglio dei Ministri si è mosso nell’immediatezza rispetto a situazioni importanti come quelle delle province di Prato, Pistoia, Livorno e Pisa e ora attende le indicazioni della Regione. C’è un impegno di massima del Ministro e del Governo per inserire Massa-Carrara e Lucca tra le province  per lo stato di emergenza nazionale. Il che comporterà interventi importanti per la popolazione e per le imprese. Oggi il vicepremier Antonio Tajani era a Prato e ha attivato il Fondo del Ministero degli Esteri relativamente all’export, per cui 100 milioni sono stati messi dal Ministero per le imprese per avere ristori rispetto a export e commercio”.  Guidi fa poi alcune considerazioni: “Sicuramente è un evento estremo che diventa però quotidiano: se in una sera piove quanto piove in due mesi diventa complicato per qualsiasi sindaco far fronte all’emergenza. Dobbiamo metterci a tavolino tutti e cominciare a ragionare su interventi strutturali riguardanti la costa, e non solo quella di Massa: anche la Versilia, abbiamo visto, comincia ad avere problemi. Quindi interventi strutturali. C’è poi – continua – da investire sulla Protezione Civile per dotarla di maggiori mezzi: Massa non ha avuto i fatti tragici di Carrara che ha avuto finanziamenti importanti quando ci fu l’alluvione. Ma noi dovremmo attrezzarci come loro, oramai è necessario. E c’è anche da abituare la popolazione. Il presidente della Protezione Civile ha affermato che la popolazione deve essere abituata a questi eventi: deve essere educata dovremmo investire in termini di educazione ed esercitazioni”.

“Sono importanti anche le scelte a livello locale – sottolinea e puntualizza Daniela Bennati (Bennati Sindaco) – quando si progettano piazze e risistemazioni di pinete, sarebbe meglio vedere meno cemento – rimprovera velatamente il progetto Ugo Pisa la consigliera, per poi lanciare una frecciata al Governo Meloni – spero che Amorese possa fare qualcosa sul piano nazionale perché in Emilia-Romagna stanno ancora aspettando gli aiuti”. Il dibattito in aula è proseguito in modo ordinato tra opposizioni e maggioranza, mettendo in evidenza gli errori commessi e guardati attraverso le diverse prospettive. “Le immagini di Quarrata mi hanno ricordato ciò che accadde alla nostra provincia l’11 novembre del 2012 quando venimmo colpiti duramente – interviene Ivo Zaccagna di Massa è Un’Altra Cosa – chiediamo alle amministrazioni di avere più attenzione anche mettendo in campo interventi propedeutici alla diminuzione del rischio. In questi giorni abbiamo visto abitazioni con problemi di allagamenti: se ci fosse un sistema di canalizzazione delle acque, tante case non sarebbero andate sott’acqua. Chiedo si attivi un coordinamento tra istituzioni, tra Comuni, Province e Regione, e che si incontri anche più volte all’anno, per la messa in sicurezza del territorio. E’ tangibile ci sia un pericolo con le frane e gli allagamenti che ci sono stati”.

A questo suggerimento relativo a un sistema di canalizzazione delle acque, si sono aggiunte le parole del consigliere del Carroccio Filippo Frugoli con le quali ha ricordato le competenze regionali circa l’alveo di fiumi e torrenti. “Non voglio fare polemiche proprio in queste ore, ma un intervento politico è doveroso- esordisce il consigliere di maggioranza, e guardando in direzione di Firenze prosegue-quello che è accaduto  è dovuto ad anni di incuria del nostro territorio da parte della Toscana. Vivo vicino al Frigido e da anni ci sono preoccupazioni: rispetto a 40 anni fa il livello dell’acqua è cresciuto di più di un metro perché il letto è aumentato, però l’alveo non viene pulito dalla Regione. Intanto non ci sono state esondazioni ma il primo argine è stato superato dall’acqua. In Emilia-Romagna- ricora il consigliere- il primo argine venne superato e il secondo crollò perché era pieno di tane di animali. Servono controlli e interventi. Poi – insiste Frugoli – c’è il tema dell’erosione: la mareggiata avrebbe fatto lo stesso danni però in questi anni sono stati spesi soldi male e per soluzioni solo temporanee. Serve una maggiore attenzione, soprattutto serve attenzione in fase preventiva. Tutta la politica si dovrebbe unire per chiedere alle istituzioni di farlo. Ciasuno di noi diventi portavoce presso i nostri rappresentanti politici a Firenze e a Roma. Per fortuna non è successo qua quanto successo a Prato, però il rischio c’è. Il tempo delle parole è scaduto, serve il tempo dei fatti. Purtroppo – ha concluso infine – ho osservato che non c’è stato alcun intervento o commento da parte dei nostri consiglieri regionali del territorio”.

Un invito all’unità arriva da Daniele Carmassi (Persiani Sindaco) che sprona a non rimbalzare responsabilità sulle competenze. Dalle file dell’opposizione oltre a Bennati e Zaccagna, si leva la voce di Renzo Romolo Ricci, che chiama in causa il Governo nazionale. “Dobbiamo mettere al centro i problemi che ci hanno portato qui – esorta – questi eventi catastrofici una volta succedevano ogni tanto, oggi ogni sei mesi. Non voglio fare polemica sulle competenze regionali ma qua è necessario un piano nazionale con l’obiettivo di ridurre il consumo del suolo. Se tutti i Comuni si impegnassero in questo obiettivo non avremo il suolo impermeabilizzato”.