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«Comunismo responsabile di milioni di morti nel mondo». «Falce e martello simbolo della lotta contro il fascismo»

La polemica su locandina di Studi Aperti. «Autorizzano gli sponsor del vecchio Pci, brutta figura internazionale». «Manuel si dovrebbe ricordare: la Rolla, la Cesarina, la Vera e tutte le donne del VII Luglio, Sandro Brucellaria, Crudeli, Gervasi, che erano tutti comunisti e hanno lottato per democrazia, libertà e lavoro».

CARRARA- “Per Massimiliano Manuel tutti i simboli portano alla falce e martello, la sua è una fissazione. Dice cose senza senso, ma se Manuel siede in quel banco istituzionale è grazie  a chi a 18 anni, 17 anni, 15 anni ha preso il fucile ed è stato costretto ad andare al monte per liberare l’Italia dai nazifascisti”. A parlare è il direttivo dei Rifondazione Comunista del circolo Alfio Maggiani che replica alla contestazione mossa dal consigliere di Fratelli d’Italia che aveva accusato l’associazione Oltre, organizzatrice di Studi Aperti, di aver usato nella locandina dell’evento il disegno della falce e martello e menzionando il regime totalitario del comunismo.

“Inaccettabile la falce e il martello sul manifesto di Carrara Studi Aperti creato dall’associazione Oltre con la collaborazione di una certa Xenia Guscina di origini russe di cui è inutile cercare curriculum e provenienza perché sono introvabili persino sul Web – aveva dichiarato alcuni giorni fa il consigliere di Fratelli d’Italia Massimiliano Manuel – Di lei si sa però che si è trasferita da Lucca nel 2021 grazie al progetto intitolato “Carrara Si-Cura“ per il quale il Comune pagava l’affitto a chi apriva attività nei fondi sfitti. La nuova programmazione di Carrara Studi Aperti si terrà da venerdì 7 a domenica 9 giugno 2024: purtroppo è gia stata pubblicizzata sulla pagina Facebook di Carrara Città Creativa UNESCO e in quei giorni campeggerà il manifesto con due figure femminili che si fanno portatrici degli strumenti di lavoro: un martello da mosaico e una raspa per il gesso, che però evocano in tutto e per tutto la versione disegnata da Renato Guttuso nel 1953 come storico simbolo del Partito Comunista. Fratelli d’Italia per queste motivazioni , censura gli eletti in Consiglio comunale come l’assessore Gea Dazzi del PD, che celebrano ed autorizzano gli sponsor del vecchio Pci, senza che nessuno s’indigni. Peraltro è cronaca che i candidati del PD, come per esempio Gianni Lorenzetti, sono vigliaccamente autorizzati a negare il genocidio delle Foibe, mentre i sudditi Dem tacciono e creano manifesti per un evento culturale con la falce e il martello, stendendo i tappeti rossi per celebrare l’ex Pci . È lecito chiedersi quindi – continua il consigliere – se l’idea di cultura del futuro che hanno la Arrighi e la Dazzi sia quella di celebrare un partito che si rifà a un’ideologia che ha fatto milioni di morti del mondo come il comunismo. Anche perché nel 2019 il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione in cui condanna tutti i regimi totalitari equiparando nazismo e comunismo, e non legittima a celebrare , peraltro con soldi pubblici, questi sistemi autoritari. Per capire meglio facciamo un breve ripasso di storia e ricordiamo che la signora Xenia Guscina, ideatrice del manifesto nostalgico, di cui non conosciamo i costi , aveva criticato pesantemente la città nella passata edizione di Studi Aperti in quanto si lamentava e sosteneva pubblicamente che il potenziale di Carrara sarebbe enorme e che l’amministrazione dovrebbe impegnarsi di più e soprattutto credere di volerlo fare. Ora è stata premiata! Quindi prima di lasciarsi andare ad esternazioni agiografiche e farsi fotografare sorridenti sotto la falce e il martello, cara compagna Dazzi , la storia occorrerebbe conoscerla davvero e non fermarsi agli slogan di partito. Gran brutta figura a livello internazionale per una manifestazione che incarna al meglio la nostra cifra identitaria, quella di City Unesco che non può essere rappresentata da un manifesto con la falce e il martello. Siccome ci impegneremo tutti affinché questo circuito unico al mondo di artisti e artigiani, che si apre con grande disponibilità e professionalità a numerosi visitatori nei due giorni di Studi Aperti, Fratelli D’Italia chiede di annullare immediatamente il manifesto proposto e predisporne uno più conforme all’evento e meno politicizzato”.

Ecco arrivare dunque la risposta di Rifondazione Comunista. “Manuel – rispondono dal direttivo – si dovrebbe ricordare, a Carrara, la Rolla, la Cesarina, la Vera e tutte le donne del VII Luglio che erano tutte comuniste. Da Sandro Brucellaria, Luciano Crudeli, Domenico Gervasi erano tutti comunisti, erano tutti  giovani e sono andati al monte per liberarci dai fascisti. Quindi oggi abbiamo la democrazia grazie alla falce e al martello e a chi si è sacrificato. Lui qua a Carrara – evidenzia Piero Marchini riferendosi al consigliere – dice queste insensatezze, ma a livello nazionale c’è in atto questo revisionismo perché vogliono mettere sullo stesso piano i carnefici e quelli che invece sono stati costretti ad andare al monte per liberare l’Italia. Questo è il loro scopo, sennò non si capisce l’uscita in Consiglio comunale per Norma Cossetto oppure le varie  polemiche in Parlamento e quelle sulla scia dell’intervento del presidente della Provincia Gianni Lorenzetti. Ma noi – concludono dal direttivo – vogliamo ricordare al consigliere che il simbolo della falce e martello è il simbolo di democrazia, libertà e lavoro”.

A margine ricordiamo la replica arrivata anche dall’associazione Oltre la quale aveva sottolineato ( ne avevamo parlato qui) : “Per noi è importante chiarire, rispetto a quanto affermato dal consigliere Manuel, che gli strumenti illustrati nell’immagine grafica rappresentano una martellina e una raspa, cioè strumenti di lavoro utilizzati per l’arte del mosaico. Non certo una falce e un martello”.