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Elezioni, ha votato meno di un apuano su due. A Carrara pesa l’effetto-Carrarese

Seggi chiusi. In Lunigiana media più alta a causa delle elezioni comunali

MASSA-CARRARA – Il dato definitivo sull’affluenza certifica l’emorragia di voti che il sistema politico sta perdendo ormai da anni in Italia. A livello nazionale il dato dell’affluenza alle elezioni europee si è attestata  a poco più del 49%, il dato di cinque anni fa era il 56,13%: quasi sette punti in meno. Ancora peggio il dato a Massa-Carrara: gli elettori apuani che si sono recati alle urne sono stati meno di uno su due, il 46,9% quando nel 2019 il dato si era attestato al 54,97%, otto punti in più rispetto a oggi. Un risultato, quello apuano, molto distante dalla media regionale: in Toscana ha votato il 59% degli aventi diritto (65,7% cinque anni fa).

Tra i dati più interessanti che emergono sull’affluenza sicuramente ci sono quelli che arrivano dalla Lunigiana, dove negli otto comuni al voto per rinnovare sindaci e Consigli comunali (Casola, Comano, Fivizzano, Filattiera, Fosdinovo, Licciana Nardi, Tresana e Podenzana), la media di votanti è stata più alta rispetto alla media provinciale: 62,68%. Curioso poi notare come il comune in cui si è votato meno, dopo Zeri (28,55%), è stato Carrara: probabilmente ha pesato l’effetto-Carrarese, appena promossa in Serie B. I votanti nella città del marmo sono stati il 41,24%, questo a significare che in molti hanno preferito disertare le urne per andare allo stadio e festeggiare la promozione. Nella vicina città di Massa, per esempio, ha votato oltre il 45% degli elettori).