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Aggressione Frugoli in Consiglio, il centrodestra chiede le dimissioni di Alberti e il centrosinistra esce

«Mi asterrò perché vorrei mantenere aperto un dialogo tra le forze opposte: però devono imparare la tolleranza!». «Parto dalle parole del sindaco: che in un articolo di giornale ha parlato di clima teso. Come se fosse piovuto dal cielo. io stessa sono stata minacciata».

MASSA – No, il clima non si è affatto disteso dopo i fatti del 22 luglio scorso in Consiglio comunale quando in seguito a uno scambio di battute tra il consigliere Stefano Alberti che si rivolse al consigliere Filippo Frugoli citando il film the Truman Show e questi ad Alberti citando il film Scemo&più Scemo, il consigliere Pd terminata la seduta, stando a quanto affermano alcuni testimoni tra cui gli stessi consiglieri Lorenzo Pascucci e Marco Guidi intervenuti per fermare Alberti, passa dalle minacce pronunciate al termine della sessione alle vie di fatto afferrando per il collo il consigliere della Lega. Nella seduta di due giorni fa sono due le mozioni presentate e approvate dal centrodestra unito, anche da quella parte di centrodestra seduta all’opposizione : una più dura presentata da Fratelli d’Italia e Noi Moderati, con cui si chiede che Alberti presenti le dimissioni (ne avevamo parlato qui), l’altra avanzata dalla maggioranza con cui ci si limita a chiedere che il Consiglio condanni i fatti violenti commessi da Alberti. Il centrosinistra invece, ritira la sua mozione con cui metteva sotto accusa il clima violento e astioso frappostosi nel tempo tra i due schieramenti richiamando al ripristino dell’agibilità politica e all’uso della gentilezza nella dialettica “ma la maggioranza vuole entrare nel merito dei fatti, cosa che spetta ad altre istituzioni- ha sostenuto il capogruppo Pd Enzo Romolo Ricci – per cui non intendiamo partecipare”. Detto questo il centrosinistra è uscito dall’aula. Rimane solo Daniela Bennati, rappresentante del Polo Progressista e di Sinistra.

In questo modo, all’indice e sotto accusa dai banchi della maggioranza e della minoranza di centrodestra, viene messo sia il comportamento di Alberti sia la decisione del centrosinistra di uscire. “Si parla di agibilità democratica e poi si esce dall’aula, ma discutere è doveroso” contesta Pascucci di Noi Moderati.

“I colleghi che hanno abbandonato l’aula quale messaggio danno alla città, che è ammissibile l’aggressione?” chiede Paolo Balloni del Carroccio. “Non fa il bene dell’amico che cade in errore facendolo persistere nell’errore” commenta Marco Battistini (Lega). Per i Civici Apuani parla Giovanbattista Ronchieri: “Non accettiamo più la doppia morale, la violenza deve essere condannata sempre. Massa è una città per la pace sempre, non solo per la cartellonistica”. Forse l’intervento più duro è quello di Robert Deleanu che accusa la sinistra di vittimismo, negazionismo e doppia morale: “Ci sono aggressioni buone, le loro, e aggressioni cattive, le altre. Ma quale sarà la prossima aggressione da giustificare?” chiede perentorio. Ad astenersi sul voto della mozione più severa, quella che comunque passerà e che chiede le dimissioni, ci sono lo stesso Filippo Frugoli e Francesco Persiani.  “L’assenza più importante – interviene duramente il sindaco – è quella di Alberti, se avesse chiesto scusa avrebbe messo fine a tutto. L’assenza nei banchi dell’opposizione attesta una frattura. Non è un atteggiamento di maturità. Ha commesso un fatto gravissimo: lui che dato il ruolo istituzionale dovrebbe essere di esempio. E’ una minoranza – va all’attacco il sindaco – che si sente schiacciata dai fatti del buon governo e l’unica strada è cercare la rissa, è a loro che fa comodo alzare i toni. Penso ad alcuni Consigli comunali con il pubblico aizzato e inferocito come quello del Luna Park, a quello della Sanac, a quello su Sogegross dove si è parlato di variante ad personam. Questa è la pagina più brutta della sala X Aprile. Non è il diritto che si deve adeguare alla politica ma la politica al diritto, diceva Kant. Se viene condannato Sofri in realtà Sofri è innocente, se viene prosciolto Berlusconi in realtà Berlusconi resta colpevole. Mi asterrò – conclude il sindaco – anche se le dimissioni sarebbero dovute ma vorrei mantenere aperto un dialogo tra le forze opposte: però devono imparare la tolleranza!”.

“Mi sono fermata ma non intendo entrare nel merito perché io quella sera non c’ero – è l’unica rimasta al suo posto tra i banchi del centrosinistra, Daniela Bennati – ricordo che l’ultimo che le ha preso in Parlamento è Donno Leonardo e non dalla sinistra e non ho sentito niente su questo. Parto dalle parole del sindaco: che in un articolo di giornale ha parlato di clima teso. Come se fosse piovuto dal cielo. Voglio fare qualche esempio: non ha contribuito a un buon clima la minaccia che ho ricevuto di essere portata in via Acquale così in 10 minuti sparivo insieme alla mia suggeritrice, detta da una dipendente della Polizia Municipale in forma scritta facendo girare la sua mail. Non contribuisce  un buon clima che si dica che io dico falsità su un verbale di via Galvani in seguito a sopralluogo, verbale che insisto a chiedere, il fatto che ci siano minacce continue  sui miei collaboratori quando sono previsti dal regolamento,  come secretare un Consiglio aperto senza dare motivazione, come il like in un post del sindaco in un commento a commento di Ugo Pisa dove qualcuno dice  che qualcun altro dovrebbe brillare insieme alle mine, chiedo atti e non mi vengono dati”.

A trovare la posizione mediana  è Sergio Bordigoni per  Forza Italia: “Dobbiamo deprecare la violenza ma basta caccia alle streghe, solidarizzo con Frugoli ma non chiederò le dimissioni di Alberti, voterò a favore della nostra risoluzione perché si ritorni a un comportamento civile”.