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Mister Cristiano Bacci tenta l’impresa al Boavista: “Se ci salviamo, torno a Massa in bicicletta”

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Dopo l’esperienza a Udine della passata stagione come secondo di mister Cioffi, il tecnico massese Cristiano Bacci ha intrapreso una nuova avventura in Portogallo dove è allenatore principale al Boavista. La storica squadra è però alle prese con una profonda crisi finanziaria e ha dovuto ridurre drasticamente le risorse a disposizione. Attualmente il suo Boavista è quattordicesimo in classifica con 4 punti, frutto di una vittoria, un pareggio e due sconfitte e con una partita in meno da giocare contro la penultima Estrela da Amadora.

In un a recente intervista alla Gazzetta dello Sport, Bacci racconta le sfide di allenare una squadra che ha perso sette titolari rispetto alla scorsa stagione e che, senza possibilità di fare mercato, è costretta a puntare sui giovani dell’Under 19, già utilizzati con buoni risultati.

Nonostante la pressione di un club con una lunga tradizione e un ambiente molto esigente, il supporto dei tifosi si è dimostrato fondamentale. Bacci sottolinea quanto il carattere e il coraggio siano diventati elementi essenziali per affrontare questa difficile situazione. I giocatori, pur giovani e inesperti, stanno dando il massimo e, malgrado le difficoltà, hanno già dimostrato sul campo di poter competere a buoni livelli, avendo ottenuto una vittoria e mostrando solidità difensiva.

Nella stessa intervista alla Gazzetta, sottolinea che un ruolo cruciale lo giocano anche i veterani della squadra, che con la loro esperienza aiutano i più giovani ad adattarsi e a crescere. E’ orgoglioso del fatto che, anche se molti di loro avrebbero potuto lasciare il club durante il mercato, hanno deciso di rimanere e combattere al fianco dei compagni.

Cristiano riflette anche su come in Portogallo, a differenza dell’Italia, i giovani siano considerati una risorsa fondamentale. L’uso delle seconde squadre permette infatti ai talenti emergenti di fare esperienza e di essere pronti per il salto in prima squadra. Questo sistema, secondo lui, è un modello che l’Italia dovrebbe seguire per evitare di rimanere indietro.

Infine, l’allenatore apuano conclude scherzando sul fatto che, se dovesse riuscire a salvare il Boavista, tornerebbe a Massa in bicicletta!
Fonte: www.gazzetta.it

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