Un’idrovora sulla spiaggia libera di Poveromo: il fosso sarà allargato di dieci metri

Se n'è parlato in commissione Ambiente del Comune. Menchini (M5s): «I cittadini non sono stati coinvolti in questa scelta»

MARINA DI MASSA – “Posso confermare che sulla spiaggia libera di Poveromo è in progetto la costruzione di un’idrovora, con tanto di sgrigliatore, paratoie, macchinari, marciapiedi, parapetti – tutto recintato con pali di legno e tondini di ferro – e che l’alveo del fosso sarà allargato fino a ben 10 metri”. La nota arriva dal consigliere comunale del M5S Paolo Menchini, in risposta ad alcuni cittadini della frazione di Ronchi Poveromo che oltre a contestare l’impatto visivo e ambientale dell’opera, ne mettono in discussione l’utilità.

“Nonostante i solleciti non ho ancora ricevuto tutta la documentazione di questo progetto, ma almeno, in commissione Ambiente, siamo riusciti a leggere la relazione paesaggistica, vedere qualche rendering e soprattutto confrontarci con il Consorzio di Bonifica che è il braccio attuatore della Regione per questo genere di lavori. Al Consorzio ho innanzitutto chiesto se non fosse il caso di utilizzare delle idrovore mobili al posto di quella fissa così da evitare l’occupazione della spiaggia e l’impatto visivo della costruzione; oltretutto le opere sulla spiaggia costano ben 2 milioni e mezzo di euro, la metà di tutto il progetto che è valutato 5 milioni”.

“Gli ingegneri presenti in commissione hanno risposto che solo un’idrovora fissa di quelle dimensioni può garantire un regolare deflusso nel caso di eventi eccezionali che giusto appunto si possono verificare ogni duecento anni, ma, ulteriormente incalzati, hanno anche ammesso che l’opera poteva essere progettata a monte del lungomare però con costi maggiori e lavori ulteriori”.

Conclude il consigliere pentastellato: “Quello che mi fa specie è l’atteggiamento del sindaco che durante l’iter di approvazione del progetto ha permesso che l’amministrazione desse parere favorevole e ora che siamo alle battute finali, con la pubblicazione del progetto per l’assoggettabilità alla Via (valutazione d’impatto ambientale) e l’imminente conferenza dei servizi, sollecita un’opinione della commissione sul progetto. A che scopo? A questo punto non possiamo che rinnovare l’invito che facciamo sempre: coinvolgere i cittadini nelle scelte che segnano il nostro territorio! Nello specifico andava già fatto oltre un anno fa, seppure in mega ritardo, chiediamo di aprire urgentemente un dibattito pubblico sull’opera”.