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Un puzzle in 3D per portare le Apuane nel mondo, il progetto di Donatella: «Ho pensato ai più piccoli» foto

Due designers professionisti da quasi due anni anno stanno lavorando a questo progetto che rappresenterà la catena apuana in tutta la sua interezza: «Voglio dare uno strumento tattile, palpabile che stimoli le loro capacità cognitive, che non sia solo una digitalizzazione dell'informazione come siamo abituati ad avere, ci sarà anche quello in futuro ma partiamo con questo: un puzzle tridimensionale realizzato in estrusione con una stampante3D»

MASSA – Per tanti abitanti del nostro territorio, le Alpi Apuane si limitano ad essere un contorno, una cornice aerea della vita che scorre veloce a valle. Una massa rocciosa e senza nome, spaventosa e inaccessibile, simbolo di fatica. Ma non è così: quelle montagne hanno sempre protetto le popolazioni che alle loro pendici trovavano rifugio, senza chiedere nulla in cambio. Viverle significa amarle, portare con sè sentimenti e valori che rischiano sennò di andare persi per sempre. Ed è per questo che da Antona, paese accomodato sull’omonimo monte del versante massese, qualcuno ha provato a rendere le vette delle Montagne della Luna alla portata di un palmo di mano. Stiamo parlando di Donatella Balloni, designer professionista, che da un anno ormai, insieme a Gabriele Motta, anche lui designer e stampatore 3D professionista, porta avanti il suo progetto: 3D Puzzle Apuan Alps.

Un puzzle tridimensionale raffigurante l’intera catena apuana, pensato in 3 diverse versioni destinate a pubblici diversi: una per bambini dai 3 ai 7 anni e dai 7 anni in sù; una per collezionisti e guide ambientali escursioniste e una per le istituzioni.

«Voglio portare le Apuane nel mondo e ce la farò. – ci racconta sicura Donatella parlando del suo progetto – Sono decisa, ci sto lavorando da due anni, tra percorsi in solitaria nei sentieri e tra scatti ai dettagli più insoliti, studio dei colori in tutte le stagioni, toccando ogni tipo di superficie e assaporando tutto quello che queste montagne donano. Sono nata nelle Apuane, anche se me ne sono allontanata per oltre 20 anni, ma nel cuore le ho sempre portate e le ho sempre mostrate a tutti i colleghi di lavoro che incontravo viaggiando, ad amicizie che fiorivano, ai vicini di casa che mi supportavano, ai negozianti che mi servivano, a tutti». Donatella, che per 25 anni si è allontanata dalla sua casa per tornarvi solo pochi mesi prima del lockdown, sa cosa significhi portare queste montagne dentro di sè. E proprio  riferendosi questo e alla promozione di un territorio unico, ha ideato questo puzzle, pensando «all’ educazione, alla formazione, ai bambini. Ho pensato a loro, alle “persone” più piccole, a coloro che attraverso una comunicazione specifica possano respirare in tutti i sensi queste montagne russe naturali da infinite sfumature colorate. Voglio dare loro uno strumento tattile, palpabile che stimoli le loro capacità cognitive, che non sia solo una digitalizzazione dell’informazione come siamo abituati ad avere, ci sarà anche quello in futuro ma partiamo con questo: un puzzle tridimensionale realizzato in estrusione con una stampante3D».

Un progetto aperto a tutto il mondo, come testimonia la scelta di dargli un nome inglese. Ma soprattutto, un progetto che rispetta e promuove l’ambiente: «Realizziamo i modelli in pla, un materiale ricavato dall’amido di mais. – spiega Donatella – Utilizziamo le bobine bianche e grigie che abbiamo in casa fino a esaurimento, unendo bianchi o grigi differenti per non creare spreco. Realizziamo una produzione su richiesta e non a catena per non avere scarti di produzione».

Per quanto riguarda le specifiche tecniche, invece, «sono moduli di 16×16 composti da 28 pezzi circa ciascuno, ogni formella rappresenta una piccola parte delle Apuane e noi, io e il mio socio in questa ambiziosa avventura Gabriele Motta, designer e stampatore 3D, ci tengo a citarlo perchè mi sta sostenendo e credendo tantissimo fin dall’inizio, confrontandosi con me, sempre, avanzando anche sue proposte per creare e ottimizzare la realizzazione dei singoli pezzi, siamo partiti dalla meravigliosa parete Nord del Pizzo d’Uccello. – spiega ancora Donatella – Parlando di numeri, verranno realizzati circa 54 moduli per creare tutta la catena delle Apuane e 5000 piccoli pezzi di puzzle estrusi».

«Stiamo lavorando in molte direzioni, unendo le competenze di diversi professionisti, tra i quali: fotografi, webdesigner, grafici, produttori di tessuti, ceramisti e scultori, Gae, botanici, insegnanti», chiude Donatella a pochi giorni dal lancio del sito web di 3D Puzzle Apuan Alps. Un modo innovativo e diretto con cui esplorare e conoscere una parte fondamentale della nostra terra. Perchè non bisogna mai dimenticare che quelle pareti rocciose che sembrano solo uno sfondo da desktop, rappresentano la nostra cultura e il nostro carattere e che, nelle loro rocce levigate dal vento e dall’acqua, sta scritta la storia di un popolo intero. E adesso, quella storia potrà essere scritta e riscritta tra le vostre mani, grazie al progetto di Donatella e Gabriele, che pensando ai più piccini stanno per regalare un sorriso anche ai più grandi.