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Tetti scoperchiati: c’è pericolo amianto. L’allarme per due abitazioni a Mirteto e a Lavacchio foto

Alcuni cittadine: «Ci sono numerosissimi frammenti di un tetto di amianto che, spazzato via dalla furia del vento, si è riversato in mille pezzi sul tetto della casa vicina e sulla zona circostante. Sappiamo benissimo quanto pericoloso sia l'amianto quando perde l'integrità...E non distante da tutte quelle macerie vivono famiglie con bambini»

MASSA – Raccogliamo la richiesta di segnalazione da parte di due cittadine apuane, relativamente a due zone distinte di Massa (Lavacchio e Mirteto), che si rivolgono tramite noi alle forze di soccorso perché procedano al più presto a mettere in sicurezza due tetti in eternit scoperchiati, con annesso pericolo legato all’amianto sbriciolato dalla forza del vento i cui detriti sono liberi di diffondersi nell’aria sotto forma di pulviscolo. « La tromba d’aria del 18 agosto, sappiamo che ha generato morti, feriti e innumerevoli danni – scrive una cittadina riferendosi all’abitazione sita in via Bergiola, a Lavacchio-l’evento ha causato interruzioni di energia elettrica, ecc..ma quello che è successo qui da noi è alquanto grave. A distanza di ben 3 giorni il comune non ha ancora provveduto a rimuovere i numerosissimi frammenti di un tetto di amianto che, spazzato via dalla furia del vento, si è riversato in mille pezzi sul tetto della casa vicina e sulla zona circostante. Sappiamo benissimo quanto pericoloso sia l’amianto quando perde l’integrità…E non distante da tutte quelle macerie vivono famiglie con bambini».

Anche al Mirteto si è verificata la stessa situazione: «È dal giorno stesso che  c’è stato l’evento calamitosi che continuiamo a segnalare a tutti gli organi competenti il pericolo per l’intera frazione di Mirteto – scrive un’altra cittadina – mi riferisco al pericolo amianto, dato dalla rottura del tetto di un fabbricato posto in via Ponte del Vescovo di lato al civico 73. A oggi 20 agosto, nessuno si è presentato, compresi i proprietari  a mettere un telo per evitare il diffondersi nell’ambiente del  materiale che sappiamo essere altamente pericoloso. Il giorno stesso abbiamo fatto la segnalazione al 112 chiamato i Vigili del Fuoco e la Polizia Municipale. Ieri mattina abbiamo contattato l’ufficio ambiente e siamo riusciti a far fare un sopralluogo, ma a oggi ancora nessuno si è attivato per evitare di fondersi di un materiale pericolosissimo».