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«Biodigestore Cermec, nel passaggio da biogas a biometano si formano sostanze dannose»

«C'è anche il problema delle polveri sottili: il biodigestore, per rientrare nelle spese, dovrà trattare 97.500 tonnellate di rifiuti all'anno. Visto che un camion in entrata è in grado di trasportarne quasi 20 tonnellate, l'impianto dovrà essere rifornito da circa 5mila autocarri all'anno».

CARRARA – «A poco più di un mese dal prossimo 31 marzo, termine ultimo in cui dovranno essere definiti i tempi ed i modi del passaggio di Cermec Spa sotto il nuovo gestore Retiambiente, la sindaca di Carrara Serena Arrighi continua a non fornire risposte adeguate –accusa il conisgliere di opposizione Cosimo Ferri prima di proseguire –La prima cittadina afferma che l’intenzione primaria del comune di Carrara sarà quella di tutelare i lavoratori del Cermec, ma non spiega come intenda  farlo».

Ferri tocca poi una corda molto sentita dalla comunità: la sicurezza ambientale del biodigestore: «In secondo luogo, la sindaca assicura che il nuovo biodigestore da 36 milioni per la produzione di biometano destinato a sostituire l’attuale impianto di trattamento rifiuti sarà “all’avanguardia per quanto riguarda tutti gli standard ambientali e di sicurezza”. La sindaca, infine, sottolinea anche la volontà di mitigare i cattivi odori provocati dal Cermec. Eppure, l’ingegnere Arrighi dovrebbe sapere che in diversi posti in cui sono stati costruiti biodigestori la popolazione ha lamentato la presenza di maleodoranze. Questo perché – spiega l’ex deputato – nel passaggio da biogas a biometano si formano sostanze come ammoniaca ed acido solfidrico, che, oltre a determinare un forte impatto odorigeno, sono anche dannose per la salute. Per non parlare, poi, della presenza di polveri sottili ed ultrasottili. Inoltre, la barriera naturale costituita dalle Alpi Apuane, parallele al mare, impedirà alle emissioni odorigene di disperdersi liberamente nell’ambiente, causandone il ristagno. Oltre che in fase di lavorazione, – mette inguardia Ferri -i cattivi odori potrebbero sprigionarsi durante il trasporto e lo stoccaggio del materiale in arrivo ed in uscita. A tal proposito, occorre ricordare che il biodigestore, per rientrare nelle spese, dovrà trattare 97.500 tonnellate di rifiuti all’anno. Visto che un camion in entrata è in grado di trasportarne quasi 20 tonnellate, l’impianto dovrà essere rifornito da circa 5mila autocarri all’anno. Ai mezzi in entrata, poi, andranno aggiunti quelli in uscita, che preleveranno il compost destinato all’agricoltura prodotto dal biodigestore e gli scarti delle sue lavorazioni per il conferirli in idonea discarica. Ricordo alla sindaca che siamo la provincia con più persone decedute a causa dei tumori !»