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«Forno crematorio di Spezia chiuso: salme cremate nel nostro tempio, attivo anche di notte»

Caffaz e Serponi: «La salute dei cittadini deve essere la priorità per la sindaca, il forno non deve diventare una fonte di guadagno spietata a discapito della salute». Ferri: «Sono certo che il forno crematorio sia una delle maggiori voci delle entrate. Ma il direttore Lucia Venuri non fornisce i dati»

CARRARA – Il consigliere comunale Simone Caffaz e la ex presidente di commissione Sanità Elisa Serponi intervengono preoccupati in merito al forno crematorio di Turigliano. E con loro il consigliere di Italia Viva Cosimo Ferri.
«Ci è giunta notizia – dichiarano Caffaz e Serponi – che ormai da giorni, il tempio di La Spezia sia fuori uso, e che a Turigliano si stiano cremando tutti i defunti che hanno fatto richiesta a La Spezia. Per fare ciò, il nostro forno, è attivo tutti i giorni, compresa addirittura la notte. Infatti quando i dipendenti di nausicaa finiscono il loro turno di sera, subentrano i dipendenti di La Spezia».
Specifica Serponi che «il forno crematorio è un servizio utile per i cittadini, ma se si ricorre ad un numero elevato di cremazioni, l’ impianto va sotto sforzo e si rischia un impatto devastante per la salute e per l’ ambiente, come accaduto in già troppe città poi costrette a chiudere il tempio. Non possiamo farci carico di tutte le richieste provenienti da tutta Italia».
Dichiara Caffaz: «La salute dei cittadini deve essere la priorità per la sindaca, il forno non deve diventare una fonte di guadagno spietata a discapito della salute. Ciò è talmente importante che io stesso mi ero impegnato inserendo tale obiettivo direttamente nel mio programma elettorale».
Caffaz e Serponi si chiedono inoltre per quanto tempo andrà avanti questa scellerata scelta di cremare continuamente giorno e notte: se sarà per un periodo o se l’ attuale amministrazione ha scelto di far diventare Carrara la città primato per le cremazioni. I medesimi chiedono inoltre una gestione trasparente del tempio.
«Sul forno crematorio di Turigliano occorre fare chiarezza sull’ orario di apertura e intervenire per la misurazione delle emissioni – interviene anche Ferri – Ci sono delle regole e vanno rispettate a tutela della salute dei cittadini che vivono nelle vicinanze del forno crematorio. C’è molta preoccupazione che non può essere sottovalutata. Chiedo con urgenza una perizia di stima sulla consistenza ed il funzionamento dell’impianto che risale al 2016».
«Ed ancora – incalza Cosimo Ferri – vorremmo conoscere l’organizzazione dei turni di lavoro per il funzionamento del forno, del personale impiegato, gli orari e come vengano reinvestite le entrate non irrisorie nelle casse di Nausicaa . Da tempo chiedo che il forno crematorio sia considerato centro di costo autonomo scorporato dai servizi cimiteriali – ricorda e fa notare l’ex deputato – perché sono certo di dimostrare in modo trasparente che costituisca una delle maggiori voci delle entrate nel bilancio, e invece non siamo ancora riusciti ad avere questo dato come voce di bilancio autonoma. Ho chiesto in più occasioni anche al direttore generale avv.to Lucia Venuti oltre che al precedente consiglio di amministrazione di Nausicaa, ma non ho mai avuto risposte soddisfacenti. Perché ??».
Conclude Ferri: «Occorre poi chiedere agli organi competenti e anche all’ispettorato e all’Arpat di intervenire per verificare aumento delle emissioni e rispetto dei parametri. E chiediamo sempre al nuovo consiglio di amministrazione di venire a riferire in commissione e di presentare una relazione dettagliata che manderemo agli organi competenti in difesa dei cittadini e della loro salute».