Lettera al direttore del Noa Giuliano Biselli: «Come muore la gente al Noa?»

«Dottor Giuliano Biselli l'ospedale può essere ancora considerato un luogo sicuro? O invece è diventato un luogo dove si effettua la selezione naturale delle persone più deboli? Dove sempre più spesso non si riesce più neppure ad avere una diagnosi precisa sulle cause che ci devono far accettare la morte di una persona cara?».

MASSA – Scrive una lettera accorata Rossana Lazzini, figlia di  una paziente del reparto di Medicina Generale A. Una lettera che riporta sotto i riflettori la grave questione delle infezioni al Noa:

“Dottor Giuliano Biselli , come muore la gente al Noa? L’ospedale può essere ancora considerato un luogo sicuro? O invece è diventato un luogo dove si effettua la selezione naturale delle persone più deboli? Dove sempre più spesso non si riesce più neppure ad avere una diagnosi precisa sulle cause che ci devono far accettare la morte di una persona cara? Un luogo dove spesso non si riesce neppure a trovare un po’ di umanità (ho trovato anche tantissimo personale dolcissimo e sempre disponibile) .”Suonate il campanello non venite più a cercarci per ogni cosa”. Sono persone quelle che muoiono, hanno una famiglia , non sono solo casi clinici. In questi lunghissimi e bruttissimi giorni nel reparto di Medicina Generale al capezzale di una parte di me ( l’abbiamo portata con grande speranza , la speranza di aiutarla , di riportarla a casa) ho imparato tante parole nuove Sepsi, aerobi, anaerobi e organi che venivano aggrediti e colpiti. Parole che parlano di infezioni, di batteri. Batteri che vanno di stanza in stanza? Batteri che si prendono come? Si prendono dove? I pazienti se li portano da casa? E poi i più deboli non si possono più curare e salvare? Io credo che la sanità pubblica sia un bene preziosissimo ed importante per tutti e proprio per questo motivo va difesa e va difesa soprattutto da chi lavora nella sanità , perché le persone devono potersi fidare quando si presentano davanti a degli operatori sanitari, anche quando questi ti dicono che non c’è più nulla da fare. Non devono restare dubbi , domande , perché la sanità pubblica è importante per tutti e va salvaguardata , ancora più importanti però sono le PERSONE, gli esseri UMANI. Le persone muoiono e voi ci siete probabilmente abituati, ma noi no, IO no, e per capire che questo fa parte della vita di ognuno di noi , ho bisogno di non avere dubbi. Dottor Giuliano Biselli difenda la sanità pubblica , difenda l’ospedale che dirige , lo faccia anche per tutti quelli come me che in questo momento non sanno più nemmeno se venire in ospedale sia stata la scelta giusta”.