Cosimo Ferri, dopo l’esperienza a Carrara il Csm lo ricolloca fuori ruolo al Ministero di Giustizia
Dopo le dimissioni rassegnate in consiglio comunale in seguito all'entrata in vigore della riforma Cartabia che impone ai magistrati di scegliere tra carriera togata e politica, Ferri, in aspettativa da anni per mandato parlamentare e poi perchè eletto consigliere comunale, aveva presentato richiesta di ricollocamento in ruolo.
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CARRARA – Cosimo Maria Ferri, che come sappiamo non è più consigliere comunale qua a Carrara, torna al Ministero della Giustizia, dopo l’esperienza di sottosegretario con i governi Letta, Renzi e Gentiloni, ma da magistrato fuori ruolo: così ha deciso ieri il Csm. Dopo le dimissioni rassegnate in consiglio comunale in seguito all’entrata in vigore della riforma Cartabia che impone ai magistrati di scegliere tra carriera togata e politica, Ferri, in aspettativa da anni per mandato parlamentare e poi perchè eletto consigliere comunale, aveva presentato richiesta di ricollocamento in ruolo.
Il Csm nella delibera adottata a maggioranza schiacciante, ha esposto come la riforma Cartabia preveda che i magistrati ordinari che hanno assunto cariche di parlamentare nazionale o europeo, di consigliere regionale o provinciale nelle province autonome di Trento e di Bolzano, di presidente delle giunte delle regioni o delle province autonome di Trento e di Bolzano, di sindaco o di consigliere comunale dopo l’entrata in vigore della norma ( e Cosimo Ferri è entrato in consiglio comunale il 28 giugno 2022 quindi 6 giorni dopo l’entrata in vigore della riforma) “sono collocati fuori ruolo, presso il ministero di appartenenza”, per cui non è prevista “la facoltà di ricollocamento in ruolo e di svolgimento delle funzioni giurisdizionali”. Rimangono comunque dei dubbi circa l’interpretazione della norma, espressi da alcune voci autorevoli fra i magistrati.