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Gioco d’azzardo patologico, a Massa avanti col progetto “Game L-Over”

Si tratta di una linea progettuale del piano di contrasto ai rischi dell'azzardo predisposto dalla Regione Toscana, con coordinamento affidato ad Anci Toscana e monitorato dal coinvolgimento del CNR di Pisa e dalla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa

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MASSA – Prosegue sul territorio di Massa il progetto Game L-Over, che è iniziato il 10 febbraio scorso e si concluderà il 31 dicembre 2023. È previsto anche un report conclusivo delle azioni attuate, che renderà visibile il coinvolgimento degli attori istituzionali e non. A portarlo avanti le cooperative “Il Cammino” e “Arnera”, in stretta collaborazione con il Comune di Massa e i servizi Asl, in particolare il Ser.D.

Il progetto Game L-Over è attuato da una rti composta da otto enti appartenenti al coordinamento toscano del Cnca, che agisce su tutto il territorio regionale con alcuni precisi macro-obiettivi: sviluppo della riduzione dei fattori di rischio rivolti alla cittadinanza con range di età 15-74 anni, attraverso una corretta informazione in merito ai rischi azzardo correlati ed ai servizi preposti al trattamento e cura di chi ha sviluppato il disturbo da gioco d’azzardo (Dga); accoglienza, orientamento ed accompagnamento per soggetti con DGA e loro familiari, attraverso l’apertura di sportelli di ascolto, operativi sia fisicamente che online e attivi dal 2020 con un precedente finanziamento;ccreazione di reti con stakeholders territoriali, sia pubblici sia privati, attraverso l’attuazione di eventi e micro-eventi – anche con target diversi – volti alla promozione di messaggi di prevenzione ai rischi dell’azzardo. Concorrere a rimuovere le cause socio-culturali che favoriscono la dipendenza da azzardo è un obiettivo importante, per certi versi improbo, soprattutto alla luce di un momento storico particolarmente fragile dal punto di vista sociale. Sappiamo infatti che, storicamente, i periodi con maggiore incertezza economica determinano un incremento degli importi in denaro destinati all’azzardo, che spesso si rivela come un’illusoria speranza per raggiungere il tenore di vita sperato.

Da anni si assiste – e le periodiche ricerche degli organi competenti ne danno testimonianza – a un incremento delle occasioni di gioco, che trovano come diretta conseguenza un graduale e continuo impoverimento delle famiglie e degli individui che compongono le nostre comunità locali. È stato dunque assai importante assumere come punto di riferimento per le azioni del progetto le strategie di base del Piano regionale di contrasto, che, con lungimiranza, la Regione Toscana ha strutturato considerando non soltanto i fattori sanitari, ma – appunto – la questione culturale del problema. Il Progetto Game-L-Over ha cercato dunque di far proprio l’obiettivo di informare, integrarsi con altre azioni e fare rete con i vari soggetti istituzionali e non, che sui territori possono e vogliono diventare cassa di risonanza di messaggi di consapevolezza e sensibilizzazione dei rischi correlati a una così capillare diffusione degli accessi all’azzardo, con la dovuta attenzione a come la tecnologia favorisca ulteriormente tale aspetto.

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