Monoblocco, Biselli in commissione comunale per spiegare il piano di trasferimento dei servizi

Serena Arrighi: «Abbiamo cercato di salvaguardare i posti di lavoro sia diretti che indiretti e di mantenere il maggior numero di servizi possibili a Carrara»

CARRARA – La sorte del Monoblocco torna a essere appesa a un filo di speranza, anche se questa volta la speranza sembra ancor più sfilacciata rispetto a quando nel 2016 si ventilava l’ipotesi di abbatterlo. Ancora più sfilacciata perché questa volta non ci sono margini di recupero: i vigili del fuoco hanno verbalizzato l’insicurezza sismica e relativa alla normativa antincendio della struttura, la quale dovrà quindi essere chiusa fino a che i lavori di messa in sicurezza non saranno terminati. Nel frattempo i servizi erogati dove andranno e la gente che ci lavora, le tante cooperative che vivono dell’appalto con la Asl che sorte avranno? Dopo l’audizione in commissione da parte del direttore dei presidi ospedalieri della provincia nonché coordinatore dei presidi ospedalieri della Asl Toscana Nord Ovest, Giuliano Biselli , restano ancora perplessità e preoccupazioni. Biselli in primis ha riferito del piano pensato dalla Asl circa la ricollocazione dei servizi che in parte saranno trasferiti al Noa, dall’altra rispondendo alle domande dell’opposizione ha cercato di spiegare come sia potuto accadere questo ennesimo  colpo di scena, questa doccia fredda proprio all’indomani di una pandemia che aveva messo in evidenza l’importanza di avere quegli spazi e quelle strutture sanitarie a disposizione. Il direttore ha assicurato in commissione che i servizi trasferiti, tra qualche anno e una volta ultimati i lavori per la costruzione della nuova palazzina che sorgerà accanto al Monoblocco, vale a dire nel 2027, potranno tornare.  Ma il dubbio serpeggia tra i membri del comitato di cittadini e  c’è chi chiede seduto tra il pubblico: “Chi garantisce?”. Assicura Biselli: “C’è un protocollo firmato”.

Questa la riorganizzazione pensata dalla Asl la quale prevede: oncologia e cure palliative all’interno del Monoblocco, più precisamente all’interno dell’ex pronto soccorso dell’edificio ristrutturata di recente. Per quanto riguarda gli ambulatori si cercherà di allungare l’orario di Monterosso che fino ad ora dopo le 14 si svuota e che da ora in poi vedrà allungare i tempi delle attività  fino alle 18:00. Gli ambulatori da una quarantina  attivi attualmente diventeranno circa 35, organizzati in parte sulla palazzina H ( a ottobre sarà a disposizione avendo già ottenuto la Scia) e in parte in  prefabbricati posizionati nel parcheggio lato Sarzana. Biselli ha precisato che la superficie totale da utilizzare per dislocare gli ambulatori non può superare i 1000 mq dato che in quel caso scatterebbe un altro tipo di normativa e altri parametri. Quindi: l’ambulatorio di anestesia e cardiologia, indispensabili a oncologia, resteranno insieme alla Tac nel Monoblocco. La Tac sarà attiva almeno per 3 giorni a settimana compatibilmente con l’altro nodo legato alla carenza di ben 14 radiologi di cui soffre la nostra Asl. Nei prefabbricati andranno 14 ambulatori e nella palazzina H 18. “Quindi le attività ambulatoriali reteranno dentro il perimetro del Monoblocco” ha sottolineato il direttore. Le cure intermedie, grazie a una dura battaglia della sindaca Seren Arrighi, ha sottolineato Biselli, verranno ospitate all’interno della Rsa di Fossone con i suoi 40 posti e che tra 4/5 mesi potrà essere collaudata. Veniamo dunque alle note dolenti: “La chirurgia ha due giganti – ha riferito Giuliano Biselli – oculistica e dermatologia con migliaia di prestazioni erogate all’anno: stiamo studiando la logistica migliore per inserirle al Noa, ma tutto tornerà con il Monoblocco messo in sicurezza dal primompiano fino al settimo” ha ripetuto Biselli che ha quindi ricordato come il Noa inizialmente sia nato per accogliere tutte le attività del Monoblocco e per cui, secondo il medico, non dovrebbe subire particolari contraccolpi da questo aggravamento di lavoro. Sui tempi di trasferimento Biselli suggerisce di iniziare finita l’estate, poi dal 1° settembre al 15 settembre verrebbe trasferita oculistica al Noa e a seguire le attività specialistiche di chirurgia entro la fine di settembre. Le attività ambulatoriali e le cure intermedie entro fine novembre.

Biselli ha quindi ricordato la nuova palazzina di cui esiste già un progetto esecutivo, pronto per andare a gara e che vedrà aprirsi il cantiere nel 2024 con ultimzione prevista nel 2027: “Un edificio a tre paini destinato a ospitare oncologia” ha spiegato Giuliano Biselli.

Come sia stato possibile arrivare a questa situazione è lo stesso Biselli a cercare di spiegarlo. “I vigili del fuoco hanno fatto una ispezione molto dettagliata, hanno perfino rilevato non conformità nell’altezza degli estintori sulla parete. C’è stata una prima tranche di prescrizioni da parte dei vigili del fuoco  che sono state assolte per il 90% ma c’è una seconda tranche di prescrizioni importanti a cui mettere mano in 60 giorni prorogabili in 120 giorni. Sono prescrizioni molto importanti che richiedono 2 milioni di spese e 4 mesi non sono certo sufficienti per assolverle”.

“Come è stato possibile che non vi siate accorti nel tempo della situazione?” ha chiesto allora  il consigliere di opposizione Simone Caffaz. “Siamo passati di deroga in deroga e lo siamo stati fino a dicembre del 2022 – ha risposto Giuliano Biselli che non ha saputo comunque fugare l’alone di mistero su come si sia arrivati così improvvisamente a questo verbale dei vigili del fuoco -Sapevamo della normativa antisismica tant’è che era in corso un iter, quello relativo alla palazzina nuova, ma la normativa antincendio è molto complicata o stesso non la conosco completamente e credo che la stragrande maggioranza delle strutture sanitarie nel paese non siano conformi e non siano in perfetta aderenza con queste disposizioni”