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Monoblocco, la sindaca in Consiglio comunale: «Asl e Regione firmino protocollo per mantenere tutti i servizi»

Riportiamo il discorso pronunciato da Serena Arrighi in apertura dell'assemblea cittadina convocata per discutere dell'ex ospedale di Carrara

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CARRARA – Pubblichiamo di seguito l’intervento della sindaca di Carrara, Serena Arrighi, pronunciato durante la seduta urgente del Consiglio comunale dedicato proprio all’ex ospedale.

Sono qui oggi per ribadire anzitutto ancora una volta l’importanza del Monoblocco per Carrara e per i carrarini. Si tratta di una struttura che ha un altissimo valore per l’intera città non solo per l’alto livello delle prestazioni che offre quotidianamente, ma anche perché rappresenta un centro nevralgico per tutto il territorio alimentando, tra l’altro, importanti ricadute economiche. Proprio per questo il Monoblocco è sempre stato, fin dal nostro insediamento, al centro delle attenzioni di questa amministrazione, io stessa ho voluto cominciare dal centro specialistico Achille Sicari le mie visite alle strutture sanitarie locali e ho sempre avuto un confronto diretto con l’azienda sanitaria e la Regione circa i suoi problemi e i progetti per il suo futuro.

Detto questo non appena sono stata avvisata dalla dottoressa Casani dell’ispezione dei vigili del fuoco e mi è stato fatto avere il verbale con le prescrizioni io stessa, assieme alla vicesindaca Roberta Crudeli, mi sono attivata avviando un confronto serratissimo e talvolta vivace con Asl e Regione. Partendo dall’assunto che in nessun caso si possa verificare il blocco di qualsiasi tipo di prestazione sanitaria, fin da subito mi sono mossa secondo due principali linee guida: garantire che che non ci fosse nessun tipo di ricaduta negativa per i posti di lavoro, diretti e indiretti, e che restassero a Carrara il maggior numero di servizi sanitari possibile. Tutto ciò l’ho più volte ribadito a qualsiasi tavolo istituzionale al quale ho partecipato e durante i quali mi sono confrontata con Asl e Regione, ma anche con prefettura, sindacati e rappresentanti dei Comuni vicini. Ricordo inoltre che riguardo al Monoblocco è previsto da anni un progetto, già finanziato, che prevede la ristrutturazione dell’ex ospedale e la costruzione a fianco di una nuova palazzina. Quest’ultima in particolare è già in una fase di progettazione avanzata ed è dunque adesso ancora più importante che si acceleri in maniera decisa per arrivare alla partenza dei lavori il prima possibile.

Quanto poi alla gestione di questa fase di emergenza le indicazioni che ci sono arrivate dall’Asl prevedono il mantenimento al Monoblocco, negli ex locali del pronto soccorso, dell’oncologia allungando l’orario delle prestazioni:da 8-15 a 8-17. A Monterosso resteranno anche le cure palliative, l’anestesia e l’ambulatorio cardiologico, che sono funzionali alle prestazioni sanitarie per i pazienti oncologici. Sempre a Monterosso resteranno anche tutti i servizi ambulatoriali una parte dei quali saranno trasferiti nella palazzina H e gli altri in strutture prefabbricate che saranno collocate nel parcheggio lato Sarzana. Saranno invece trasferite al Noa tutte le attività chirurgiche a cominciare da oculistica e dermatologia. Quanto infine alle cure intermedie ho avuto precise rassicurazioni da parte della Regione perché queste possano trovare posto a Fossone nella struttura inizialmente pensata per una nuova rsa e che ci garantiscono sarà pronta a breve. Si tratta in questo caso di una scelta che gode della piena condivisione di tutte le componenti del territorio e che siamo tutti concordi sia assolutamente più funzionale e logica rispetto a quella, ipotizzata in un primo momento, di spostarle al don Gnocchi. Un risultato quest’ultimo inizialmente non scontato e per raggiungere il quale mi sono molto adoperata trovando un’importante collaborazione da parte di Asl e Regione nelle figure dell’assessore Simone Bezzini e del presidente Eugenio Giani che ringrazio per aver compreso le esigenze del territorio.

Personalmente ho poi chiesto esplicitamente che Asl elabori al più presto un preciso cronoprogramma sulla palazzina e su tutti i trasferimenti previsti. Ho inoltre richiesto che queste tempistiche siano inserite in un protocollo d’intesa che dovrà essere sottoscritto da tutti gli enti coinvolti, a cominciare ovviamente da Comune, Asl e Regione, in cui si garantisca anche il mantenimento dei servizi sanitari sul territorio e che tutte le prestazioni erogate oggi al centro polispecialistico Achille Sicari torneranno a esserlo anche in futuro.

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