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«Campo dei Pini: dopo i moduli per Taliercio, i containers del porto? Chiediamo Consiglio ad hoc»

«E’ tutto fumoso, non c’è chiarezza, con uscite a mezzo stampa a singhiozzo, senza alcun passaggio istituzionale. Per questa nebulosità nelle informazioni iniziano a rincorrersi voci preoccupate. Noi pronti a manifestare come contro De Pasquale».

MARINA DI CARRARA -“E’ tutto fumoso, non c’è chiarezza, con uscite a mezzo stampa a singhiozzo, senza alcun passaggio istituzionale né in commissione né in Consiglio comunale. Per questa nebulosità nelle informazioni iniziano a rincorrersi voci preoccupate: c’è chi mormora che alla fine quei moduli abitativi per studenti potrebbero trasformarsi, una volta realizzata la scuola, in containers grazie a un accordo con imprenditori portuali. E si sa Vox Populi Vox Dei. Quindi noi, che ci facciamo portavoce di quelle 3 mila firme e per questione di coerenza, siamo pronti a tornare a manifestare come facemmo contro De Pasquale”. A scendere in campo, è proprio il caso di dirlo, è Rifondazione Comunista e il campo in questione è il Campo dei Pini destinato, stando alle notizie di cronaca recente, a ospitare i moduli degli studenti della scuola Taliercio.  Il timore di molti, spiega il direttivo di Rifondazione Comunista, è che il Campo dei Pini non riesca più a trovare la strada di casa per tornare quindi  alla sua antica e amata destinazione sportiva. Facciamo un piccolo passo indietro. Abbandonato all’incuria da anni e destinato a diventare la sede di quella che doveva diventare la nuova sede della Taliercio (la scuola ‘sfrattata’ dal parco di Villa Ceci dall’amministrazione De Pasquale), al Campo dei Pini  si tenne una manifestazione a cui partecipò numerosa la popolazione marinella, che reclamava quello spazio perché tornasse a vivere nuovamente con lo stesso spirito sportivo di un tempo: un luogo di aggregazione dove i ragazzi potessero praticare attività sportiva. In quell’occasione vennero raccolte più di 3 mila firme. Con la nuova amministrazione Arrighi arriva quindi un’inversione di rotta e l’assessore allo Sport promette e rassicura il ritorno alle origini del Campo dei Pini, con la modifica di destinazione d’uso nuovamente a impianto sportivo. Senonché ecco profilarsi il nodo Taliercio, pronto a far slittare in avanti nel tempo la promessa, o addirittura come temono alcuni, a farla svanire. E’ noto infatti che la scuola di Villa Ceci verrà demolita per essere ricostruita grazie ai fondi del Pnrr. Ma nei due anni necessari alla costruzione, dove andranno a fare lezione i bambini? Alla fine, così sembrerebbe, la decisione dell’amministrazione sarebbe ricaduta su moduli appositi da collocare al Campo dei Pini. Evidentemente, scartata l’ipotesi ventilata in un primo momento di posizionarli persso l’area ex Mediterraneo, la sindaca, la quale interrogata in proposito in Consiglio aveva dichiarato che stavano facendo accertamenti per verificare la fattibilità di ospitare proprio nell’area dell’ex albergo marinello i moduli, ultimati gli accertamenti ha fatto ricadere la scelta sul Campo dei Pini. Decisione annunciata in occasione dell’assemblea di partecipazione dell’ex Mediterraneo e su domanda di alcune mamme. Ma sono informazioni rilasciate a spizzichi e bocconi, lamenta il direttivo di Rifondazione. “Dovevano essere fatti dei passaggi in Consiglio comunale e molto tempo prima rispetto a ora. Adesso ti ritrovi all’ultimo tuffo a decidere dove mandare i bambini. Ma è più di un anno che è in carica questa amministrazione, perché ridursi all’ultimo tuffo? – chiede Daniela Marchini del direttivo – il dubbio che nasce naturale è che la sindaca ritrovandosi stretta coi tempi, abbia accontentato i genitori che chiedevano un luogo per i  moduli a Marina est. Ma è la soluzione migliore per tutti? Sono state valutate tutte le possibili soluzioni più idonee? Non ci è dato saperlo perché è mancata l’informazione. Dicono che l’area parcheggio di Imm sia troppo piccola e poi che lì si dovrebbe pagare un canone di locazione: il parcheggio dove di solito staziona il Luna Park sarebbe troppo piccolo? E poi Imm non è una partecipata del Comune? Non potrebbero trovare un accordo per il canone? Non sappiamo nemmeno ufficialmente quanto costerà l’operazione al Campo dei Pini. Forse 1,3 milioni. Ma è comprensiva dell’affitto della palestra privata?”. Tutte domande a cui Rifondazione Comunista chiede risposte ufficiali. Alfredo Rossi, anche lui membro del direttivo, sottolinea un’altra questione non di poco conto: il problema dei rischi legati all’area retroportuale dove si trova il Campo dei Pini: “Il traffico dei camion – dice -rende la zona pericolosa e inadatta. E’ un Far West.  Ci sono segnalazioni ai vigili ogni giorno. Manovre e passaggi a tutte le ore. Poi vogliamo mettere una centralina per controllare il livello dei gas di scarico?” chiede Dedo. Anche Marta Tongiani che abita da quelle parti insiste: “I genitori non sacrifichino la salute dei loro bimbi in nome della comodità. I moduli potrebbero essere collocati altrove, non necessariamente a Marina est, per poi utilizzare un trasporto apposito per gli spostamenti dei bambini” propone.

“Il Campo dei Pini è legato ai cittadini e questo è indiscutibile: se lo sono fatto i Rossi, i Muracchioli, i Caleo e solo per ricordarne alcuni. Noi ci facemmo venire Guccini, Dalla e De Gregori. E’ legato alla città!” ricorda Piero Marchini, coordinatore comunale di Rifondazione Comunista, che quindi rivolge un appello al presidente del Consiglio Cristiano Bottici: “A questo punto chiediamo un Consiglio dedicato alla pianificazione del territorio, perché non  sappiamo nulla, c’è troppa incertezza, troppe chiacchiere su quella zona. Con un Consiglio dedicato appositamente, la popolazione verrebbe informata su cosa si sta pianificando e se è vera l’ipotesi azzardata di imprenditori portuali pronti a mettere lì i loro containers”.