Polemica luminarie, l’assessore: «Caffaz e Manuel disattenti, nessun ritardo: progetto in commissione già un mese fa»

«Non solo, tra l’8 di novembre e l’accensione delle illuminazioni natalizie, il 30, ci sono stati ben due Consigli comunali durante i quali i due consiglieri avrebbero potuto fare interrogazioni se questo fosse stato loro davvero a cuore. Hanno però evidentemente preferito il silenzio per poi provare a strumentalizzare».

CARRARA – “Caffaz e Manuel smemorati che negano la realtà. Il progetto delle luminarie natalizie – ricorda l’assessore al Commercio Lara Benfatto replicando all’attacco dei due consiglieri di opposizione– è stato presentato in commissione, contrariamente a quanto i due consiglieri disattenti vorrebbero far credere, l’8 novembre, il 29 è stata semplicemente illustrata la determina preparata dagli uffici”.

Lara Benfatto sottolinea: “Proprio la notizia del progetto delle luminarie natalizie ha avuto ampio spazio sui giornali locali a inizio novembre, ma non solo, tra l’8 e l’accensione delle illuminazioni natalizie, il 30 novembre, ci sono stati ben due Consigli comunali durante i quali Caffaz e Manuel avrebbero potuto tranquillamente fare interrogazioni sull’argomento se questo fosse stato loro davvero a cuore. Hanno però evidentemente preferito il silenzio per poi gridare allo scandalo e provare a strumentalizzare ipotetici ritardi – contrattacca l’assessore che risponde anche in merito ai punti di informazioni turistiche -. Quanto poi al progetto dei cosiddetti infopoint diffusi questo è stato portato in commissione Commercio perché dovrebbe coinvolgere in primis le attività commerciali e per questo quella ci è sembrata la sede naturale per una prima discussione, non certo per scavalcare la commissione Cultura”. “Credo – aggiunge il presidente della commissione Commercio Luca Vinchesi – sia importante riportare i fatti in modo corretto, senza lasciarsi andare a fantasiose e strumentali ricostruzioni o ancora peggio a velate minacce per imporre il proprio pensiero. Sappiamo bene che è un modus operandi molto caro alla destra, che con fierezza Caffaz e Manuel rappresentano, ma non possiamo accettarlo in silenzio”.