Lega a Firenze: «Allargando il consiglio direttivo del Parco delle Apuane ai sindacati si rischia chiusura cave»

Massimiliano Baldini: «La legge modificherebbe l'organismo nella sua composizione con il possibile subentro di un membro aggiunto, proprio della CGIL».

MASSA-CARRARA – “Ieri mattina – annuncia Massimiliano Baldini, consigliere regionale e membro della commissione Ambiente a Firenze – durante la seduta della commissione Ambiente, ho convintamente votato contrario alla proposta di legge n. 245 riguardante l’integrazione della composizione del consiglio direttivo degli enti parco regionali ed il loro allargamento da 7 a 8 membri con l’aggiunta di un componente scelto dal consiglio regionale tra i soggetti designati dalle organizzazioni sindacali di lavoratori maggiormente diffuse sul territorio. L’ho fatto – peraltro dopo aver avanzato una proposta di rinvio per approfondimento del testo largamente modificato e richiesta di supplemento della discussione oltre che di emendamento all’articolato che invece è stato rigettato – perchè ritengo che il clima che si è recentemente determinato intorno alle problematiche che coinvolgono le attività estrattive nel Parco delle Apuane, fino addirittura a giungere alla proposta “folle” di chiusura delle cave fortemente cavalcata proprio dalla CGIL, rischi di far assumere scelte legislative importanti senza la giusta serenità”.
” Non sfugge, infatti, a nessuno che il piano integrato del Parco delle Apuane giace fermo in Quarta commissione perchè viziato sotto il profilo giuridico e cartografico, con una richiesta avanzata dalla stessa presidente della commissione, al presidente Eugenio Giani, di valutare il rinvio indietro del medesimo piano a quello stesso consiglio direttivo che ha competenza specifica per la sua predisposizione nella fase antecedente all’approdo in Consiglio regionale e che, nelle more, la legge modificherebbe nella sua composizione con il possibile subentro di un membro aggiunto, proprio della CGIL. Peraltro – continua il rappresentante del partito di Matteo Salvini – come ho fatto presente durante il confronto in aula, i sindacati rappresentano i lavoratori nelle sedi di contrattazione con le associazioni datoriali e quindi si occupano del lavoratore in un ambito differente rispetto a quello in cui si troverebbero all’interno del consiglio direttivo del Parco che ha funzioni del tutto estranee alle attivita’ istituzionali tipiche dei sindacati”.

” Infine – conclude poi Massimiliano Baldini – un solo rappresentante per tutte le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative sarebbe insufficiente perchè non in grado di mediare fra le tante sensibilità diverse di quegli organismi, a maggior ragione su tematiche così delicate, e proprio per questo la Lega ha avanzato l’ipotesi di rimodulare la presenza di un delegato nel consiglio direttivo dei Parchi con la previsione di un parere obbligatorio ma non vincolante espresso dalle 3 organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative dei territori interessati dai Parchi, sui temi e sulle decisioni relative alle competenze istituzionali delle organizzazioni stesse”.