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Renara, stop ai veicoli a motore. Zaccagna: «Più corse bus o navetta dal centro città» foto

Il consigliere di opposizione interviene sulla recente ordinanza: «Non tutti hanno la possibilità di recarsi in quei luoghi in bicicletta o, meglio ancora, a piedi. Questo divieto, seppur con finalità condivisibili, non tiene conto delle esigenze di una parte significativa della popolazione»

MASSA – «Recentemente, l’amministrazione comunale ha adottato con ordinanza 274 dell’11/06/2024 un provvedimento importante per regolare il traffico nella valle di Renara, un’area rinomata per la sua tranquillità, l’aria pulita e, in estate, importante meta turistica per i suoi stupendi bagni nel fiume. L’introduzione di divieti di transito e sosta per veicoli motorizzati è stata una mossa doverosa, anche in risposta alle richieste dei residenti e per facilitare l’accesso dei soccorsi». Inizia così l’intervento del consigliere di opposizione, Ivo Zaccagna (Massa è un’altra cosa), sulla recente ordinanza di Palazzo civico.

«Tuttavia – sottolinea il consigliere – c’è una considerazione “a monte” da fare, cioè che non tutti hanno la possibilità di recarsi in quei luoghi in bicicletta o, meglio ancora, a piedi. Questo divieto, seppur con finalità condivisibili, non tiene conto delle esigenze di una parte significativa della popolazione, per la quale il trasporto privato rappresenta l’unica opzione praticabile. Inoltre, il divieto di transito rischia di scoraggiare anche i turisti, i quali, attratti dalla quiete e dalle bellezze naturali della frazione montana, potrebbero trovare difficoltà a raggiungere questo angolo di paradiso senza un adeguato servizio di trasporto pubblico».

«Attualmente – ricorda Zaccagna – la linea 78 è l’unica opzione di trasporto pubblico che collega il centro città alle Guadine, ma con sole tre corse giornaliere a orari poco convenienti per chi desidera trascorrere una giornata di relax immerso nella natura. Questa limitata disponibilità rende il trasporto pubblico una soluzione insufficiente per sostenere il turismo e garantire l’accessibilità a tutti i cittadini. Per questo invito l’amministrazione comunale a prendere in considerazione una soluzione più inclusiva che possa coniugare la necessità di garantire la viabilità e la sicurezza con quella di garantire un accesso agevole per tutti. Alcune possibili proposte potrebbero includere l’aumento delle corse della linea 78, soprattutto nei fine settimana e durante le ore di punta turistica, oppure l’introduzione di un servizio navetta dedicato con partenza dal centro città e fermate strategiche lungo il percorso».

«Solo attraverso un approccio dialogante, propositivo e equilibrato, che consideri sia la tutela ambientale sia l’accessibilità – conclude il consigliere – sarà possibile valorizzare appieno le potenzialità della valle di Renara, rendendola una meta accessibile e attraente per cittadini e turisti. Spero vivamente che l’amministrazione prenda in considerazione queste riflessioni e trovi al più presto una soluzione che permetta a tutti di godere delle bellezze naturali del nostro territorio, facendo un passo in avanti e non uno indietro!».

L’ordinanza

Il provvedimento adottato di recente per la regolazione del transito estivo in zona Guadine è attivo solo il fine settimana a partite dal 29 e 30 giugno, tutti i sabati e domeniche di luglio ed agosto, 14 e 15 agosto e primo fine settimana di settembre. Quindi è attivo solo il fine settimana dalle 8.30 alle 17.30. Il resto dei giorni è libero a chiunque e non ci sono limitazioni. La modifica in ordinanza sta nel fatto che nei fine settimana ora possono transitare solo le auto dei residenti, domiciliati e autorizzati che espongono il pass. «Preciso quindi che chiunque, voglia salire al fiume – afferma il comandante della Polizia municipale di Massa, Giuliano Vitali – lo potrà sempre fare, con la differenza che nei fine settimana lo dovrà fare con ciclomotori e motocicli. Questo è  indispensabile per evitare blocchi e gravi problemi alla circolazione che da anni si verificano nei fine settimana, visto la presenza sulla strada di centinaia di auto, che pregiudicano la regolare circolazione stradale, impedendo ai mezzi di soccorso, di raggiungere le frazioni e località a monte».