LiguriaNews Genova24 Levante News Città della Spezia Voce Apuana TENews

«Malori per i pazienti che vanno a Monterosso. Cure intermedie, adesso basta parole»

L'affondo del segretario Uil Fpl Massa-Carrara, Claudio Salvadori: «Subito un tavolo. Serve bus navetta per le palazzine dietro al Monoblocco». Richiesta ribadita anche in un comunicato congiunto dei segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil

CARRARA – “Basta parole. Vogliamo un tavolo, e in tempi rapidi, con chi ha titolo per dire davvero come stanno le cose: dirigenti Asl, responsabili dell’organizzazione della struttura, così da fare il punto in modo veritiero, capillare e circostanziato su cosa sta succedendo, i tempi dei lavori e per i trasferimenti delle cure intermedie. La situazione non è più tollerabile”. A parlare è il segretario della Uil Fpl di Massa-Carrara, Claudio Salvadori, che nella giornata di lunedì ha inviato una mail ai vertici dell’azienda Usl Toscana Nord Ovest per chiedere un incontro urgente. “Non possiamo nascondere le magagne dietro un dito o la polvere sotto al tappeto. Le cure intermedie a Monterosso stanno lavorando con enormi difficoltà ma non è tutto. I giri di parole degli ultimi mesi non funzionano più. Vogliamo anche sapere se a oggi e per il futuro sia a Monterosso sia alla Rsa di Fossone vengono rispettati tutti i range di sicurezza, le eventuali misure di evacuazione quali sono, se sono state predisposte” prosegue il segretario Uil Fpl che incalza anche sulla situazione contingente dello storico Monoblocco di Carrara.

“Gli utenti stanno avendo grandissime difficoltà, soprattutto anziani e fragili, per riuscire a raggiungere palazzine e padiglioni per poter avere le cure. Sono costretti a fare tantissimi metri a piedi, sotto il sole, in salita e con le temperature stagionali di queste settimane diventa una tortura che ne mette a rischio la salute. Gli operatori ci hanno segnalato che più di una volta hanno dovuto prestare soccorso agli utenti in difficoltà: persone che arrivano in condizioni preoccupanti, debilitati. Per questo ribadiamo una delle nostre richieste: serve un bus navetta che conduca gli utenti ai padiglioni: basta scaricabarile fra le istituzioni. Se non sono in grado di dare una risposta diretta, allora in attesa di capire chi può mettere a disposizione un bus navetta si faccia ricorso alla Pubblica Assistenza, così da superare le magagne burocratiche”.

E sui nodi della sanità pubblica apuana intervengono congiuntamente anche i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil: Nicola Del Vecchio, Andrea Figaia e Franco Borghini. Riportiamo di seguito.

«Con l’arrivo del grande caldo salgono anche le tensioni relazionali. È quindi necessario che tutti, prima di agire impulsivamente, facciano un ulteriore – speriamo ultimo – sforzo di responsabilità e consapevolezza. Questo permetterà di affrontare i problemi attuali, monitorandoli con attenzione e affrontandoli o criticandoli se necessario. Cgil, Cisl e Uil, forti del proprio consenso nella sanità pubblica, ricordano il periodo caotico che precedette l’istituzione della Cabina di Regia: conferenze stampa unilaterali, decisioni prese e comunicate sui social, e un contesto generale sregolato con ricadute non chiare su lavoratori e utenti del servizio sanitario.

Grazie al nostro impegno e alla nostra forte contrarietà, manifestata a tutti i livelli, abbiamo impedito la chiusura del distretto di via Bassa Tambura, trovando soluzioni tecniche e giuridiche compatibili con la realizzazione della casa di comunità a Massa, nonostante l’azienda sanitaria avesse già ipotizzato vari spostamenti. Analogamente, siamo riusciti a ottenere garanzie sul mantenimento pubblico delle cure intermedie nel territorio di Carrara. Ora rimane da monitorare quest’ultimo passaggio.

La mancata convocazione della cabina di regia è una novità che non ci lascia indifferenti e ci allarma: le voci ricominciano a circolare senza regole, e ognuno dice ciò che crede. La Asl ha garantito ripetutamente che le cure intermedie andranno direttamente a Fossone nei tempi più rapidi possibili e, fino a quella data, rimarranno al Monoblocco. Prendiamo atto di questa novità, che risponde a una nostra precisa richiesta. Per noi, finché le cure intermedie rimarranno al Monoblocco, non sussistono problemi particolari; abbiamo sempre ribadito che ogni altra soluzione sarebbe inaccettabile e non avrebbe la nostra approvazione.

Abbiamo più volte richiesto di monitorare attentamente il complesso di Monterosso e di prevedere assolutamente un pulmino per i pazienti oncologici e di oculistica. Lo abbiamo ribadito anche lo scorso mese nell’ultima riunione, ma ad oggi non abbiamo ottenuto risposte. La costosa e operativa ristrutturazione della Palazzina H evidenzia come rimettere mano al “vecchio” sia complesso, non funzionale e di difficile coniugazione con i criteri sanitari attuali.

Rimane aperto il vero problema, sul quale siamo pronti a ogni forma di mobilitazione: occorre iniziare, definire e avviare la realizzazione della nuova Palazzina. Dal 2019 sono stanziate a bilancio le risorse necessarie alla costruzione. Questo permetterà di avere anche a Carrara, come a Massa in zona Stazione (finanziata con il Pnrr), un’area sanitaria costruita secondo standard urbanistici e tecnologici all’avanguardia, necessaria per dare risposte sanitarie adeguate a chi ne ha bisogno».