Sanità a Carrara, i sindacati: «Si avvii la realizzazione della nuova palazzina»

Cgil, Cisl e Uil: «Abbiamo più volte richiesto di monitorare attentamente il complesso di Monterosso e di prevedere assolutamente un pulmino per i pazienti oncologici e di oculistica. Lo abbiamo ribadito anche lo scorso mese nell’ultima riunione, ma ad oggi non abbiamo ottenuto risposte»

CARRARA – «Con l’arrivo del grande caldo salgono anche le tensioni relazionali. È quindi necessario che tutti, prima di agire impulsivamente, facciano un ulteriore – speriamo ultimo – sforzo di responsabilità e consapevolezza. Questo permetterà di affrontare i problemi attuali, monitorandoli con attenzione e affrontandoli o criticandoli se necessario. Cgil, Cisl e Uil, forti del proprio consenso nella sanità pubblica, ricordano il periodo caotico che precedette l’istituzione della Cabina di Regia: conferenze stampa unilaterali, decisioni prese e comunicate sui social, e un contesto generale sregolato con ricadute non chiare su lavoratori e utenti del servizio sanitario. Sui nodi della sanità pubblica apuana intervengono congiuntamente i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil: Nicola Del Vecchio, Andrea Figaia e Franco Borghini.

«Grazie al nostro impegno e alla nostra forte contrarietà, manifestata a tutti i livelli, abbiamo impedito la chiusura del distretto di via Bassa Tambura, trovando soluzioni tecniche e giuridiche compatibili con la realizzazione della casa di comunità a Massa, nonostante l’azienda sanitaria avesse già ipotizzato vari spostamenti. Analogamente, siamo riusciti a ottenere garanzie sul mantenimento pubblico delle cure intermedie nel territorio di Carrara. Ora rimane da monitorare quest’ultimo passaggio. La mancata convocazione della cabina di regia è una novità che non ci lascia indifferenti e ci allarma: le voci ricominciano a circolare senza regole, e ognuno dice ciò che crede. La Asl ha garantito ripetutamente che le cure intermedie andranno direttamente a Fossone nei tempi più rapidi possibili e, fino a quella data, rimarranno al Monoblocco. Prendiamo atto di questa novità, che risponde a una nostra precisa richiesta. Per noi, finché le cure intermedie rimarranno al Monoblocco, non sussistono problemi particolari; abbiamo sempre ribadito che ogni altra soluzione sarebbe inaccettabile e non avrebbe la nostra approvazione».

«Abbiamo più volte richiesto di monitorare attentamente il complesso di Monterosso e di prevedere assolutamente un pulmino per i pazienti oncologici e di oculistica. Lo abbiamo ribadito anche lo scorso mese nell’ultima riunione, ma ad oggi non abbiamo ottenuto risposte. La costosa e operativa ristrutturazione della Palazzina H evidenzia come rimettere mano al “vecchio” sia complesso, non funzionale e di difficile coniugazione con i criteri sanitari attuali. Rimane aperto il vero problema, sul quale siamo pronti a ogni forma di mobilitazione: occorre iniziare, definire e avviare la realizzazione della nuova Palazzina. Dal 2019 sono stanziate a bilancio le risorse necessarie alla costruzione. Questo permetterà di avere anche a Carrara, come a Massa in zona Stazione (finanziata con il Pnrr), un’area sanitaria costruita secondo standard urbanistici e tecnologici all’avanguardia, necessaria per dare risposte sanitarie adeguate a chi ne ha bisogno».