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«Dopo Zubbani Battilana dimenticata dalla politica in crisi: perso il contatto con la gente» foto

«Quando ero segretrio del circolo Ds del mio paese c'erano 290 iscritti, tutti i giovedì ci riunivamo e discutevamo. Oggi quando si riuniscono sono pochissimi. Dopo il 2017 nessun politico ha più guidato la città»

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CARRARA – “E’ vergognoso come stanno lasciando Battilana”. Riccardo Bertoloni è battilanese ed è un timido. Sì, nonostante il suo impegno in politica che lo aveva portato in passato a vestire la casacca di consigliere comunale con la sindaca  Fazzi  Contigli, poi segretario del circolo di Battilana per i Ds, resta un timido. Uno abituato a fare il gregario, a lavorare sodo a contatto col territorio, con la gente, con il suo ‘paese’ come lo chiama lui. Si presenta la sera dell’incontro di Avenza Resiste, alla Pubblica Assistenza, e nonostante la serata abbia un tema preciso, mercato coperto avenzino e casa bombardata lì vicino, il gruppo di Avenza gli permette a fine serata di accennare ai problemi di Battilana. “E’ vergognoso – non fa che ripetere e scusandosi – non so parlare in pubblico anche se ho fatto il consigliere”. Menziona le strade battilanesi lasciate nella sporcizia: “Via Pontremoli, Via Sarzana: è vergognoso”.

E poi ricorda la scuola di Battilana, una volta punto di ritrovo degli abitanti. “Venissero a  vedere il degrado che c’è: c’è la Via Francigena in Via Parmignola che è una vergogna” ripete ancora. Il suo è un punto di vista di cittadino, ma anche più strettamente politico e in entrambe le vesti porta alcune considerazioni: “Eravamo 290 iscritti al circolo e tutti i giovedì eravamo lì, ci incontravamo per discutere e per confrontarci” ci dice. “E poi cos’è successo?” gli chiede la Voce Apuana. Bertoloni punta il dito contro la crisi del PD o meglio della politica. “Dopo due mandati del sindaco Angelo Zubbani il Pd si rifiuta di scegliere il candidato con le primarie e da quel momento, dopo Zubbani, la politica è stata messa da parte e da lì Battilana non è più esistita. L’amministrazione Cinquestelle e questa amministrazione hanno in comune che non hanno uomini e donne che hanno vissuto e che vivono la politica, quella che veniva fatta una volta a forza di discussioni e di dibattiti”.

Riccardo Bertoloni spiega meglio: “Fintanto che c’era la politica, nel momento in cui c’erano dei problemi venivano affrontati: la politica a prescindere dal colore, c’era. La politica era la circoscrizione ed era anche il circolo. 290 iscritti erano tanti, oggi un circolo del Pd quando si incontrano sono in pochissimi. Nessuno sta più sul territorio. Io mi sono allontanato da questo modo di fare politica, senza politica. Non c’è più discussione, non ci sono più incontri, non ci sono più ideali, una volta si andava in mezzo alla gente. C’era l’ideale che pensava al reale. Ecco che allora nascono realtà come queste, come Avenza Resiste, con gente che ha magari un passato politico di destra o  di sinistra, ma oggi non conta più perché comunque abbiamo lo stesso obiettivo e dell’ideologia in sé non ce ne frega nulla. Ci interessano  i problemi della gente che oggi è in difficoltà, perché oggi non c’è più nemmeno la solidarietà”.

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