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Accademia Apuana della Pace: «La risoluzione dell’Europarlamento ci porta alla terza guerra mondiale»

«Questo clima di militarizzazione si traduce poi nella vita civile alla criminalizzazione del dissenso limitando le forma di mobilitazione». Sul caso anche Europa Verde Massa-Carrara: «Una votazione agghiacciante»

MASSA-CARRARA – Riceviamo dall’Accademia Apuana della Pace e pubblichiamo.

«Non sappiamo quale lucida follia animi i governanti occidentali nelle loro scelte belliciste, tutte persuase che l’unica vittoria finale sia quella militare, schiacciando e umiliando il nemico… ma sicuramente sappiamo che tale scelta appare priva di una qualsiasi visione del domani e rischia di condurci alla distruzione totale, alla terza guerra mondiale nucleare. Immersi, come siamo, in questa propaganda bellicista, drogati da questa logica militare della vittoria, abbiamo smarrito il dubbio e il senso critico, e ci stiamo immergendo in un clima che è molto peggiore della guerra fredda, nella quale “i nemici” in qualche modo dialogavano e cercavano punti di equilibrio.

Nessuna delle guerre di questi ultimi 50 anni si è conclusa con un vincitore e un vinto; alla fine si è cercato di porre fine ai massacri arrivando prima ad un cessate il fuoco e poi ad un accordo, che non sempre è quello giusto al 100%, ma che però è quello che salvaguardia le vite umane. Nemmeno la guerra al terrorismo si può concludere senza uno spiraglio politico, una uscita che affronti quei nodi sui quali il terrore si alimenta. Il punto è proprio l’assenza di un’analisi completa, che tenga conto degli errori fatti nel passato da tutti i contendenti e l’incapacità a mettersi in qualche modo “nei panni” del nemico.

Questa logica bellicista, che pensa che tutto si possa risolvere di fatto con la vittoria di uno sull’altro, di fatto sta solo seminando un infinità di morti, alimenta l’odio, ci accompagna sempre più velocemente verso il baratro della distruzione totale. E così, da un lato apriamo alla guerra totale con la Russia, dall’altra si continua a pensare che l’instabilità medio orientale si possa risolvere senza affrontare in chiave politica la condizione in cui sono costretti i palestinesi. Anche lì si afferma la solita logica militare dell’azione e reazione, del massacro, della disumanità, aggiungendo ogni giorno orrore all’orrore, da ultimo gli attacchi” haker da parte di Israele che se fossero stati compiuti da altri, sarebbero stati definiti ” attacchi terroristici e condannati da tutto il mondo!

Sarà possibile salvare l’umanità e la terra solo cambiando radicalmente il sentiero che stiamo percorrendo, fermando le armi, stoppando l’escalation militare e rimettendo al centro il dialogo, il riconoscimento dell’altro, anche quando questo è il nemico, leggendo e mettendo mano a torti e ragioni di tutte le parti, dando vigore ed energie al ruolo super partes delle istituzioni internazionali… se non comprendiamo il rischio che i nostri governanti ci stanno facendo correre, siamo destinati all’estinzione.

E’ ora di riprendere in mano, tutti, singole persone, associazioni, partiti e governi il “pensiero”, ovvero di mobilitarci per trovare un punto di equilibrio che assicuri pace a tutta la terra, ma tutta non solo quella occidentale, uscendo dalla logica del riarmo e della soluzione armata, e mettendo al primo posto il dialogo e la diplomazia (per questo motivo diventa a nostro avviso assolutamente improponibile la volontà di creare il nuovo HUB militare a Coltano e Pontedera, nonché quella di adeguare la base navale di La Spezia alle norme Nato).

In tale contesto segnaliamo come questo clima di militarizzazione si traduca poi nella vita civile alla criminalizzazione del dissenso limitando le forma di mobilitazione, come previsto dal ddl 1660 (il cosiddetto “ddl Sicurezza”) approvato ieri in Parlamento. Pensiero unico bellicista, sostenuto spesso acriticamente da quasi tutti i media, e repressione del dissenso disegnano un quadro funesto per la democrazia».

Sul caso è intervenuta nelle ultime ore anche Europa Verde Massa-Carrara. Riportiamo di seguito.

«La votazione al Parlamento Europeo verso l’uso di armi, prodotte e fornite in modo esplicito dall’Occidente, su territorio russo è stata agghiacciante.
La strada verso un conflitto di dimensioni e gravità enormi ci vede coinvolti sia in termini etici che in termini geografici, vista la contiguità del nostro territorio.
Dopo la dolorosa contabilità dei morti, provocata da due anni e mezzo di conflitti, non si procede alla negoziazione, ma si intensifica l’uso delle armi, senza prendere in seria considerazione la ipotetica reazione della Russia.
L’Europa segna un momento di pesante irrilevanza politica a cui non trova altro correttivo che dare parvenza di presenza con l’industria bellica. E’ inoltre grave che dall’oltre oceano, non venga alcun segnale di ricerca di distensione, anzi l’unica voce che si leva alla cessazione del conflitto russo-ucraino, con la soluzione di cedere i territori contesi in larga parte alla Russia, viene da quel Trump che rappresenta oggettivamente una visione del mondo  ideologicamente opposta alla nostra.
Siamo passati dalla filosofia del disarmo bilaterale e unilaterale all’aumento progressivo della produzione di armi tattiche che la tecnologia ha reso sempre più pericolose e distruttive, non solo in termini di dirompenza, ma anche di una nuova determinazione del confine oltre il quale non è concesso inoltrarsi.
E l’industria bellica prospera solo se le armi vengono vendute ed utilizzate, se ci sono guerre quindi, se si insiste sul principio della deterrenza piuttosto che sulla negoziazione tra pari: oggi infatti assistiamo ad un aumento esponenziale di conflitti e l’industria bellica prospera, indifferente al numero delle vittime.
E’ dominante la logica economica della vendita di tutto ciò che innalza il Pil la Bilancia dei Pagamenti, non importa cosa sia. Ci auguriamo che i principi etici che a conclusione della II Guerra Mondiale hanno portato alla nascita dell’Onu (oggi inascoltato e sempre più impotente) tornino a farci sperare in un Mondo concentrato sul risanamento delle disparità che ancora oggi gridano lo scandalo del colonialismo mentale che l’occidente non vuole neppure mitigare.
L’Alleanza Verdi Sinistra si dichiara, per l’ennesima volta, contraria a queste logiche guerrafondaie e belliciste che possono solo portare alla distruzione non solo di esseri umani, ma del modello etico, sociale e culturale a cui crediamo e a cui è ispirata la nostra Costituzione».