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«Rischio alluvione a Massa: la Variante Aurelia sulla cassa di espansione dei fossi provenienti dalla collina»

Il Comitato scrive al viceministro: «Abbiamo appreso della sua dichiarazione sull'importanza della realizzazione di strumenti di prevenzione o mitigazione del pericolo nelle zone soggette a rischio idraulico. In coerenza auspichiamo che si opponga a questo progetto».

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MASSA – Il Comitato Spontaneo NoVariante Aurelia Massa, che si sta battendo da anni per impedire la realizzazione del 1° Lotto Variante Aurelia Massa, ha scritto una lettera aperta al viceministro Galeazzo Bignami riallacciandosi al tema del pericolo idrogeologico e alle parole in merito dello stesso.

Egr. viceministro Galeazzo Bignami,

dai quotidiani abbiamo appreso con piacere la sua dichiarazione in merito all’importanza della realizzazione delle casse di espansione come strumento di prevenzione o mitigazione del pericolo nelle zone soggette a rischio idraulico.

Relativamente ai fatti che si sono ripetuti in Emilia-Romagna infatti ha segnalato come i danni patiti possano essere addebitabili al fatto che molte delle casse di espansione non siano state costruite o siano presenti immobili nelle aree ad esse destinate.

In coerenza auspichiamo che si opponga alla realizzazione del progetto 1° Lotto della Variante SS1 Aurelia nel Comune di Massa (che lei conosce per averne discusso con i cittadini in occasione delle ultime elezioni comunali) che prevede la costruzione della Variante proprio sulla cassa di espansione dei fossi provenienti dalla collina, con gravoso impatto in area a molto elevato rischio idraulico.

Ricordiamo che il progettista ANAS aveva prima indicato la necessità di costruzione di casse di laminazione, e successivamente uno scavo per il compenso dei volumi sottratti dal rilevato stradale alla libera esondazione, senza indicarne la localizzazione, i costi, i tempi di realizzazione o fonte di finanziamento.

Dato che è certo il cambiamento climatico in corso (vedasi i fenomeni di questi ultimi giorni in Emilia Romagna e Toscana) e che la legge stabilisce che qualsiasi opera non può arrecare danno o aggravio di danno alle aree circostanti, è congruo non accettare le rassicurazioni del progettista (che in successivi documenti scrive di procedere con espropri più ampi del necessario per avere la proprietà delle aree che subiranno l’aumento di rischio idraulico).

È congruo sancire che il progetto 1° Lotto della Variante SS1 Aurelia nel Comune di Massa è pericoloso per il futuro e contrario al benessere della comunità che vive nella zona.

Ricordiamo inoltre che il costo dell’opera è passato dagli originali circa 12 milioni di euro alla previsione odierna di oltre 43 milioni di euro, senza tenere presente altri costi aggiuntivi: denaro che potrebbero essere spesi per realizzare opere più utili e urgenti a garantire il benessere della cittadinanza.

 

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