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Marina di Carrara, bomba sotto i terreni incolti. «Me la sono trovata tra le mani»

Si tratterebbe di una bomba da mortaio di 40 cm risalente alla seconda guerra mondiale.

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MARINA DI CARRARA – “Me la sono ritrovata tra le mani” ci dice il signore che sta chino lì, sopra un piccolo cumulo di detriti, nei pressi della transenna su cui campeggia la scritta ‘Pericolo, ordigno bellico’.

In via Bulderini a Marina di Carrara, ieri mattina intorno alle 11:00 quel signore stava raccogliendo qualche detrito con cazzuola e secchio per riempire un piccolo buco nel giardino di casa sua. E lì, in via Bulderini se si cercano detriti di riempimento non c’è che l’imbarazzo della scelta. Quella zona di Marina di Carrara, via Bulderini e via Lucca, vicino via dei Corsi, è finita più di una volta nella cronaca, per la sporcizia, per il traffico e la viabilità.

Proprio mentre scavava con la cazzuola per raccogliere qualche scoria di riempimento, lì sotto il cavalcavia dell’autostrada, in quell’angolo di terreno (probabilmente di proprietà privata) sul ciglio della strada, si è ritrovato sotto il naso una bomba da mortaio di 40 cm risalente alla seconda guerra mondiale. Subito dopo il ritrovamento sono stati chiamati i carabinieri che hanno transennato quel tratto di strada  , nell’attesa, si spera che arrivino gli artificieri.

“I detriti erano freschi” ci riferisce il signore scampato per sua fortuna al pericolo della bomba, mentre questa no, fresca non lo è di certo dovendo risalire invece al secolo scorso. Nel frattempo facciamo presente la segnalazione di una signora che abita lì vicino, in via Lucca. E’ molto cordiale, ha sentito del ritrovamento e ci confida: “E’ una bomba della seconda guerra mondiale, secondo me non funziona più – ci sorride con simpatia- piuttosto, io soffro di cuore, ho già avuto un infarto e via Lucca non ha lo sbocco su via Covetta a causa delle discariche a cielo aperto su questi terreni, ma se dovessi avere bisogno ancora dell’ambulanza passando da via Covetta farebbe prima. Scrivetelo e cercate di promuovere la causa”.

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