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Ambiente: Arpat, sì a bilancio di esercizio 2023

L’atto è stato approvato a maggioranza. Valore di produzione di oltre 53 milioni di euro.

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MASSA-CARRARA –  Via libera a maggioranza, da parte dell’Aula, al bilancio di esercizio per l’anno 2023 di Arpat, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale. L’atto è stato approvato con il voto favorevole della maggioranza, con l’astensione del Movimento 5 Stelle e con il voto contrario degli altri gruppi di minoranza.

La proposta di delibera è stata illustrata dalla presidente della commissione Ambiente Lucia De Robertis (Pd). De Robertis ha ricordato che per il 2023 il valore della produzione ammonta a 53milioni e 276mila euro, in linea con quello del 2022. Significativo il dato dell’utile di gestione, diminuito del 73,36 per cento rispetto all’anno precedente, attestandosi su 1milione 64mila 347 euro, di cui circa 700mila euro di interessi attivi maturati sul conto corrente dell’Agenzia.

I ricavi delle vendite e delle prestazioni ammontano a 51milioni e 340mila 352 euro, l’1,78 per cento in più rispetto all’esercizio precedente. I costi della produzione si attestano su 50milioni 610mila 730 euro, il 6,21 per cento in più rispetto al 2022. L’utile è di 1milione 64mila 347 euro, il 73,36 per cento in meno rispetto al 2022.

I contributi della Regione ammontano a 48milioni 408mila euro (il 90 per cento del valore della produzione) mentre quella di altri soggetti pubblici a 1milione e 878mila euro. Circa 1 milione di euro derivano invece da soggetti privati per attività quali le autorizzazioni integrate ambientali e i pareri per gli impianti radio elettrici.

Per quanto riguarda i costi della produzione, la voce riferita al personale risulta essere preponderante ed è pari a 35milioni e 490mila euro. “Alta, ovviamente – ha puntualizzato De Robertis – anche la spessa per il materiale di laboratorio”. Sul fronte occupazionale i dipendenti risultano essere 631. Da segnalare come nel corso dell’anno Arpat abbia avviato un significativo turn-over: sono state infatti assunte 38 nuove unità a fronte di 37 cessazioni di rapporto. La voce ‘acquisti di beni’ è invece pari a 1milione 260mila euro, mentre la voce relativa ad ‘acquisti per servizi’ è di 6milioni 121mila euro.

Massimiliano Baldini (Lega) ha commentato che risultano aumentati le ispezioni e i monitoraggi effettuati da Arpat, ma soprattutto quelli senza sopralluogo, mentre quelli con sopralluogo molto meno. “Questo significa che le risorse umane a disposizione sono ancora inferiori a quello che serve” ha commentato. In calo anche i contenuti ambientali pubblicati dall’Agenzia. “Per questo il nostro giudizio permane critico – ha detto Baldini – anche considerando le perplessità sulla dislocazione delle centraline di rilevazione dell’inquinamento, su cui dovrebbe essere fatta una riflessione perché non viene garantito un risultato omogeneo”. Per questo il consigliere ha annunciato il voto contrario del suo gruppo.

Alessandro Capecchi (FdI) ha invece fatto notare come l’utile risulti in calo e che tra le varie fonti di entrata ci siano le istruttorie per l’installazione delle antenne del servizio 5G. “Alta anche la quota degli interessi bancari – ha detto il consigliere – perché ci risulta che sul conto corrente di Arpat ci siano circa 24 milioni. Questo ci fa dire che dovrebbe essere fatta una riflessione sulle politiche di accantonamento dell’Agenzia, così come il personale è ancora insufficiente”.

L’Aula ha inoltre approvato, con voto favorevole all’unanimità, un ordine del giorno che vede Capecchi come primo firmatario, a cui si sono aggiunte le firme di De Robertis e di Vincenzo Ceccarelli e Andrea Vannucci (Pd). L’ordine del giorno impegna la Giunta a riassegnare la quota parte di utile di 851.478 euro, che residua dall’accantonamento del 20 per cento, a riserva legale pari a 212.869 mila euro, non appena restituita alla Regione, per tre interventi, come richiesto da Arpat. Tra questi interventi c’è quello per le autorizzazioni online di stazioni 5G. “Chiediamo – ha detto alla fine Capecchi – che Arpat riferisca al Consiglio sull’andamento delle installazioni sul territorio”.

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