SPEZIA- La Carrarese di mister Calabro cade per la terza volta consecutiva e scende, superata dalla Sampdoria, in ultima posizione in coabitazione con il Frosinone. Il gol di Cerri al 5′ minuto accende le speranze, ma poi i quotati avversari crescono e vincono con grande merito.
BLEVE 5,5: svariati miracoli nel primo tempo ma sul terzo e quarto gol ha le sue colpe.
COPPOLARO 5,5: sul primo gol di Esposito l’attaccante era di sua competenza. Nel gioco aereo soffre la fisicità degli avversari.
OLIANA 6,5: anche lui fa fatica ad arginare le poderose punte bianche, un punto in più per il gol del 3-2 che riaccende le speranze.
IMPERIALE 6: il solito leone, da tutto fino all’ultimo per una partita sicuramente sufficiente.
ZANON 5: dopo un primo tempo decente, fa un fallo da rigore imbarazzante che da il via alla sconfitta.
Esce al 55′ per BOUAH 5,5: qualche buona discesa ma poi sul quarto gol guarda solo la palla e lascia segnare Hristov.
SCHIAVI 6,5: corre per tutti, non molla di un centimetro, spesso deve coprire importanti zone di campo.
GIOVANE 6: anche lui con il compagno di reparto, cerca in tutti i modi di tenere in piedi il centrocampo. Con la sua tecnica, potrebbe avere un po’ più di coraggio in fase di possesso.
Esce al 76′ per ZUELLI SV.
CICCONI 5,5: se domenica scorsa lo si era rivisto ai suoi standard, oggi è riapparso poco brillante.
Esce al 55′ per BELLONI 5,5: non cambia passo rispetto a Cicconi.
PANICO 5,5: perde molti palloni e a volte sembra in confusione, ma in fase offensiva è l’unico che riesce a farsi trovare.
Esce al 71′ per CHERUBINI SV: una buona giocata e una palla persa male.
SHPENDI 5: per il momento non ha alzato il livello dell’attacco azzurro, un paio di falli presi nei 20 metri e la sponda per Oliana non bastano.
CERRI 6,5: trova il gol del vantaggio con un bel sinistro e lotta, anche in fase di non possesso.
Esce al 55′ per FINOTTO 5: non riesce a creare spunti da mettere in evidenza.
CALABRO 5: con un risultato così c’è poco da dire. Apprezzabile il coraggio di giocarsela a viso aperto partendo con il consueto 3-4-2-1, ma la squadra è apparsa spesso scollegata e i cambi effettuati non hanno dato frutti.