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Avenza, la protesta dei cittadini: «Ci dicono razzisti ma chiediamo spazi per la sicurezza di tutti» foto

La delegazine di cittadini dal console dominicno. «Stanno facendo è una politica contro l’aggregazione sociale che includa anche gli italiani e che poi porta a una disgregazione e a questi risultati».

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AVENZA – Partono con un boato fischi e buh: l’arrivo della sindaca Serena Arrighi in via Sforza, per l’inaugurazione dello sportello del Consolato dominicano presso l’ex circoscrizione, è stato accompagnato da cartelli e da cori di protesta da parte dei cittadini del quartiere. Cittadini che successivamente sono andati a spiegare le loro ragioni al console stesso.

“Bisogna specificare bene: non abbiamo niente contro la comunità dominicana, noi sposiamo l’integrazione ma la sposiamo nelle dovute forme. Due mesi fa sono andata in Consiglio parlando a nome di altri miei concittadini per il ripristino qui, in questa sede, del presidio della Polizia Municipale e 22 consiglieri su 22 hanno votato a favore, eppure niente!”. A parlare nel cercare di esprimere le proprie ragioni è una delle avenzine presenti alla protesta. Sono preoccupati i cittadini, preoccupati per la loro incolumità e per il degrado di cui si sentono vittime, con la consapevolezza del pericolo che prendersi del razzista è un attimo.

Eppure l’ultimo recente episodio è stata un’aggressione a scopo di rapina con un pugno piazzato nello stomaco a un inerme 80enne. Proprio lì vicino, a pochi metri dalla ex circoscrizione, poche settimane fa la solita rissa ha rischiato di trasformarsi in qualcos’altro con un coltellaccio comparso all’improvviso, con tanto di minacce ai passanti. Insomma non è una novità il nodo della sicurezza pubblica ad Avenza: spaccio e droga, e addirittura si parla anche di prostituzione, ormai hanno portato alla esasperazione molti che insistono nel chiedere il recupero delle strutture avenzine abbandonate spesso covo di attività illecite.

Uno dei cittadini ci fa notare a terra, ai piedi del pilastro dei portici dell’edificio: completamente ingiallito sia pavimento che pilastro. “Questo è un urinatoio” ci dice.

“Ho 70 anni ed è la prima volta che ho visto dello spaccio” ci dice una signora.

“Poi qua c’è uno stato civile c’è un’anagrafe ci sono dati sensibili” contesta un altro.

Un’altra signora è arrabbiatissima: “Per aver chiesto di spostare la macchina perché mia figlia doveva uscire con la sua, mi sono presa uno sputo” si lamenta.

“Non siamo contro di voi – si rivolge al console una delegazione di cittadini saliti nella sala dopo la cerimonia- noi conviviamo con voi, non c’è nessuna frattura ad Avenza che è una società perfettamente integrata con tutti. Noi in realtà siamo arrabbiati con le istituzioni che ci hanno preso in giro perché avevamo bisogno di luoghi di aggregazione dove incontrarci tutti, avenzini, dominicani, e d ogni altra comunità, e non ci sono state date. Qua abbiamo spaccio e prostituzione e abbiamo il diritto di uscire la sera. Avevamo anche proposto di mettere delle telecamere a spese nostre. Insomma questo non è razzismo, ma tutela rispetto all’incolumità pubblica, di tutti noi”.

“Non è un discorso di bianco o nero oppure di buono o cattivo, viviamo tutti nella stessa società e sentirsi dare del razzista è un pugno nello stomaco – contestano e chiariscono i cittadini di Avenza -. Siamo qua per il bene sociale e ci dicono razzista. Ma noi chiediamo spazi per la sicurezza- ribadiscono e sottolineano- Ci stanno accusando di non essere propensi all’integrazione: eppure Avenza è un modello di integrazione e abbiamo ottimi rapporti con tutte comunità ma quello che stanno facendo è una politica contro l’aggregazione sociale che includa anche gli italiani e che poi porta a una disgregazione e a questi risultati. In quel Comune non veniva data quella sala a nessuno perché è un gioiello e l’integrazione dalle 10 alle 15 del pomeriggio è una presa per i fondelli!”.

Con loro, a fianco dei cittadini di Avenza c’è il consigliere comunale della Lega Andrea Tosi: “ Noi partecipiamo a questa manifestazione – ha commentato – abbiamo il massimo rispetto per la Repubblica Dominicana ma il problema è che questo sportello è l’unica risposta dell’amministrazione a fronte di ripetute segnalazioni dei cittadini. Le persone sono esasperate, c’è una situazione di degrado e di violenza per le strade che va avanti da troppo tempo, noi abbiamo chiesto azioni concrete all’amministrazione, abbiamo portato in Consiglio una mozione per ripristino della Polizia Municipale qua ad Avenza e chiediamo che l’amministrazione faccia qualcosa per gli avenzini”.

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