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Muore improvvisamente storico infermiere dell’Opa di Massa

Mauro Mantegazza, da decenni nel team di Emodinamica, si è spento nella notte. Il ricordo della dirigente Stefania Baratta: «Eri speciale, capace di proiettarti nel futuro»

MASSA – La professionalità della competenza e dell’esperienza, accompagnata da un’allegria contagiosa e dall’autoironia dell’intelligenza. Era tutto questo Mauro Mantegazza, professionista di altissimo spessore e persona dalla grande carica umana. Infermiere di Emodinamica, se n’è andato improvvisamente ieri, domenica, durante il sonno, a casa, lasciando un vuoto incolmabile nella sua famiglia e in quella della Fondazione Monasterio. Aveva 65 anni ed era cresciuto professionalmente all’Ospedale del Cuore di Massa (Massa-Carrara). Originario di Sarzana, arrivato giovanissimo, lavorava al laboratorio di Emodinamica.

«Estroso – lo ricorda la Fondazione – capace di infondere coraggio e vicinanza, punto di riferimento per i colleghi esperti e per i più giovani, è stato protagonista e testimone della crescita dell’Ospedale del Cuore e di Monasterio». La notizia della sua morte lascia sconvolti i colleghi e amici di Monasterio. A ricordare Mauro è Stefania Baratta, dirigente del Sitra, il Servizio Infermieristico Tecnico Riabilitativo Aziendale: «Mauro, un elogio alla tua professionalità, competenza, all’instancabile forza, resistenza ed iniziativa; alla volontà di vedere oltre senza lamentarsi mai, ma proiettandosi sempre nel futuro come un missile nello spazio. Un pensiero, una parola di rispetto da tutti, una stima costruita e basata su serietà e professionalità. Quell’essere eccentrico, quella capacità di smarcarsi da situazioni prendendo posizioni con ragionamenti personali. Perdiamo un collega e un amico. Grazie Mauro per tutto quello che la tua vita professionale ha dato ai pazienti e a chi ha vissuto con te il quotidiano. Staremo accanto alla tua famiglia, per farle sentire che vicino a Mauro c’è un mondo, professionale e non solo, che non lo dimenticherà mai». La Monasterio manda «il più grande abbraccio» alla moglie e al figlio di Mauro Mantegazza.