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La storica compagnia carrarese Blanca se ne va, è un altro pezzo di teatro perso dalla città

Quando gli Animosi chiusero e rimasero chiusi per molti anni, mentre il Politeama era nelle condizioni in cui versa ancora adesso, il Palco 38 c'era.

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CARRARA – Blanca Teatro lascia Carrara. Come spiegare la perdita artistica che sta soffrendo la nostra città? Quando il Teatro Animosi chiuse e rimase chiuso per molti anni, mentre il Teatro Politeama era nelle condizioni in cui versa ancora adesso, il Teatro a Carrara c’era. Era il Palco 38 di Blanca Teatro. Prima ad Avenza, poi a Carrara in via del Commercio. “Dal 1998 a Carrara, madre bastarda stretta tra i monti e il mare, un gruppo di persone variegato e multiforme porta avanti il proprio lavoro. Ricerca, produce, inventa, organizza, studia, racconta, conTatta, incontra, si scontra, costruisce, agisce TEATRO” così Blanca Teatro spiega il suo essere, così si legge nella sua pagina web di presentazione. Spiegare cosa sia Blanca Teatro non è facile, perché non è facile spiegare l’essenza del teatro stesso, quello vero, lontano dai lustrini, dalle paillettes e dalle performance patinate: sudore, fatica, generosità, altruismo, studio, legame, amicizia, solidarietà, ancora fatica e ancora sudore e ancora impegno. Insomma tutto il contrario di ciò che potrebbe far pensare un riflettore acceso, perché l’arte del recitare va ben oltre. La scuola di Blanca Teatro aperta dai bambini agli adulti, insegnava tutto questo. L’ultimo spettacolo che l’amministrazione carrarese commissionò a Blanca fu il capolavoro di Robert Stevenson, la trasposizione in pièce teatrale de ‘L’isola del tesoro’. In scena c’era, progettato e realizzato dalla compagnia, una costruzione in legno che con alcuni minimi e veloci gesti degli attori si poteva trasformare ora in locanda, ora in veliero, ora in fortino. Una piccola invenzione tanto geniale quanto artigianale, esattamente come il loro teatro. In scena c’era un  Antonio Bertusi, che oggi insegna presso il Teatro Stabile di Torino, prestato a dare vita a un funambolico e acrobatico capitano Flint con una gamba legata dietro, che si arrampicava, piroettava, quasi danzava sul palcoscenico. Palcoscenico collocato per l’occasione nei giardini della biblioteca pubblica di Marina. C’era un Giovanni Carli in forma smagliante dai tempi comici sorprendenti, mago della risata e  Matteo Procuranti in scena anch’esso alle prese con la ‘macchia nera’ e autore delle musiche originali. Perché nessun dettaglio è lasciato al caso negli spettacoli di Blanca. Non solo i bambini, lo spettacolo, la cui regia era ovviamente affidata alla direttrice artistica di Blanca Virginia Martini, conquistò l’applauso entusiasta di grandi e piccini. Era il 2014. L’ultima commissione dell’amministrazione affidata a Blanca Teatro, l’assessore alla Cultura era Giovanna Bernardini che nonostante gli Animosi chiuso, fu promotrice di alcune belle rassegne teatrali in città, a lei si deve per esempio l’ultima volta di Paolo Rossi a Carrara. Ma Blanca Teatro fu protagonista  di altri spettacoli commissionati: adesso portare in scena opere in cava non è più una novità, ma nel 2006  ci fu ‘Tito’, uno spettacolo tratto dal Tito Andronico di Shakespeare e prodotto con il Comune di Carrara. Tra i protagonisti anche Antonella Questa raffinata e affermata attrice di prosa, lericina, una vita in viaggio tra Parigi e le tournée italiane. C’era anche Riccardo Naldini, importante attore toscano, alle spalle collaborazioni cinematografiche con i Fratelli Taviani, la sua ultima vola a Carrara fu assieme a Serra Yılmaz (l’attrice tanto amata da Ozpeteck), con ‘La bastarda di Istanbul’ la versione teatrale del contestatissimo romanzo della scrittrice turca Elif Şafak messo al bando in Turchia. Ma sono tanti gli attori di prestigio e di levatura legati da collaborazioni con Blanca. Uno per tutti Gianluigi Tosto dalla immensa teatrografia, con lui lo studio sulla voce e sul corpo si fa con il libro di anatomia di Medicina accanto, con lui nell’ ’Iliade’ le navi greche all’orizzonte del mare di Troia compaiono per magia grazie al tocco di pochi semplici oggetti di scena. Impossibile dimenticare anche l’attore Antonio Branchi. Tutti artisti appartenenti alla ricca scuola fiorentina, terra natìa della regista Virginia Martini, per la quale anche Vittorio Gasmann scelse di aprire la sua Bottega Teatrale a Firenze. Ricordiamo nel 2007 lo spettacolo ‘Pietro va al cielo e Pietro ven zù!’, il progetto speciale su Pietro Tacca per il Centro d’arte contemporanea per le arti plastiche di Carrara e lo ricordiamo per sottolineare come la storia locale possa essere raccontata con maggiore sentimento solo da compagnie locali che la respirano e la vivono. Insomma tante collaborazioni che hanno arricchito un panorama artistico, quello carrarese con una professionalità che raramente si trova anche nei cartelloni di prosa dei teatri ufficiali, dove  più di una volta un nome televisivo può far perdere di vista la più autentica e umile natura del palcoscenico.

Premesso che ignoriamo cosa abbia allontanato la compagnia, un rammarico viene comunque  naturale farcelo: è dal 2014 che Carrara non incarica e non dà commissioni a questo gruppo di professionisti, un vero tesoro artistico per la città. E il dubbio sorge: che non ci si sia presi cura abbastanza del nostro patrimonio artistico umano locale? Perché un teatro, dobbiamo ricordarlo, non è solo e semplicemente un edificio, è un edificio con un’anima speciale che prende vita grazie ad  attori e attrici e artisti, oltre al pubblico, stretti insieme in una come stregata sinergia.  Se vengono a mancare è come se il teatro venisse chiuso. Allora ci piace l’idea di salutarci con Blanca Teatro, in questi giorni di mezza estate, ringraziandola per i sogni che ci ha insegnato a coltivare e scambiandoci questa battuta di Puck in ‘Sogno di una notte di mezza estate: “Se l’ombre nostre offeso v’hanno Pensate, per rimediare al danno, che qui vi abbia colto il sonno durante la visione del racconto e questa vana e sciocca trama non sia nulla più di un sogno Signori, non ci rimproverate, Rimedieremo, se ci perdonate. E, come è vero che son sincero, Se solo avremo la fortuna di sfuggire ai vostri insulti, a fare ammenda riusciremo. O chiamatemi bugiardo se vi va! Quindi buonanotte a tutti voi Regalatemi un applauso, amici miei E Puck a tutti i danni rimedierà”.

 

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