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«Con-vivere più forte del maltempo. Esperienza di una comunità culturale» foto

Il primo bilancio a caldo della 19esima edizione del festival di Carrara

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CARRARA – Si è conclusa con successo la diciannovesima edizione del festival Con-vivere di Carrara (Massa-Carrara) ed è tempo per gli organizzatori di tracciare un primo bilancio. “Sono estremamente soddisfatto della proposta culturale fatta e per gli spettacoli proposti – sottolinea il presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Carrara, Enrico Isoppi -. L’afflusso di pubblico è stato notevole nonostante i problemi collegati a ben due allerte arancioni che hanno messo in difficoltà la stessa organizzazione e gli spettatori che, purtroppo, si sono dovuti sacrificare in luoghi più stretti di quelli previsti dalla programmazione nelle piazze e all’aperto. Ci dispiace anche per gli esercizi commerciali che non hanno potuto godere appieno delle opportunità che il festival ha dato”.

“Il festival Con-vivere è un festival che si distingue da tutti gli altri che ho frequentato come relatore. È innanzitutto stata davvero l’esperienza di una comunità culturale, non solo la vetrina di tante belle conferenze. E il tema scelto quest’anno, Cambiamento, ha colto nel segno l’urgenza dei numerosissimi partecipanti. E si applica anche alla possibilità di cambiare il modo di far con-vivere cultura e comunità cittadina. Un’esperienza davvero feconda”, rimarca il consulente scientifico, Mauro Ceruti.

Roberto Dell’Amico presidente Fondazione Progetti srl, società strumentale della Fondazione Crc. Evidenzia che “il festival ancora una volta ha dimostrato il suo carattere, la sua forza, la capacità di adattarsi.  Abbiamo dovuto confrontarci con un meteo avverso che ci ha imposto una riorganizzazione rapida ed efficace di tutte le iniziative in programma. Mi sento di poter dire che abbiamo affrontato questa sfida a testa alta con ottimi risultati. Solo tre laboratori dello spazio bambini sono stati annullati a tutela dei più piccoli e l’escursione sul Cammino di Aronte, che non poteva certo essere svolta. Gli altri eventi hanno fatto registrare ottimi numeri, come negli anni passati, con location al completo anche quando si è trattato poi di spostare le iniziative al chiuso. E nell’ultima giornata di domenica, con la nuova allerta arancione, abbiamo riattivato  lo streaming per alcune conferenze così da permettere a tutti di poter partecipare al festival, anche da casa. L’unico rammarico che ho è non aver potuto accogliere tutto il pubblico accorso per i due concerti, Leo Gassmann e Modena City Ramblers, trasferiti a teatro per il maltempo. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a rendere la 19esima edizione un altro successo”.

Soddisfazione anche da parte della direttrice del festival, Emanuela Mazzi, per il risultato raggiunto: “È stata un’edizione impegnativa ma stimolante e molto partecipata, sia dal pubblico che dagli enti, dalle scuole e dalle associazioni che hanno a vario titolo contributo alla sua realizzazione. Il tema Cambiamento ha mostrato una pluralità di significati e declinazioni: si è presentata come una parola chiave per aprire riflessioni di analisi e comprensione del presente”.

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