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Premio Carrara Città Creativa Unesco, i finalisti all’opera per raccontare il rapporto uomo-natura foto

«In giuria non è stato facile individuare tra la moltitudine di elaborati arrivati: era importante farvi fare esperienza in un laboratorio delle maestranze di questa città che mantengono viva l'idea di artigianalità come fanno alla Cooperativa Scultori. Guardate e assimilate».

CARRARA – Giuseppe, Alex, Nikolas e Anna hanno interpretato a loro modo, secondo il loro estro “Le voci dell’arte: la ricerca dell’armonia tra natura e umanità”,  il tema che il Club Unesco ha proposto per il Premio Carrara Città Creativa Unesco – Forum Internazionale di Giovani Scultori del Marmo 2024,  nella sua VIII edizione. I giovani studenti scultori, selezionati dalla Commissione appositamente composta , hanno portato la loro freschezza e il loro talento al servizio di un argomento tanto attuale quanto complesso.

I 4 ragazzi quindi, dopo la  selezione hanno tempo un mese per realizzare i loro bozzetti: saranno 30 giorni intensi in cui i giovani artisti verranno seguiti pedissequamente dai loro maestri artigiani, i ragazzi della Cooperativa Scultori di Carrara che li ospiteranno, come sono soliti fare in questa fase del concorso, nel loro laboratorio a San Martino per insegnare loro tutti i segreti di questa antica arte.

“Pellegrini sulle strade del tempo” è una riflessione che sta prendendo forma grazie allo scalpello di Nikolas Maniatakos ( dall’Accademia di Carrara) , in cui tre figure, passato, presente e futuro si trovano dietro, nell’attraversamento e davanti a una costruzione architettonica, a rappresentare il tempo che trascorre. Il giovane racconta di essersi ispirato alla poesia di Ungaretti ‘Soldati’: “Quando l’uomo imparerà ad accettare il ciclo naturale della vita allora sarà in armonia con la natura”.

Diverso nel concetto è “Rispetto naturale” di Giuseppe Curcio (dall’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria). L’opera ha l’originalità e la poesia di un origami marmoreo e già si vedono le prime forme. Più precisamente sta diventando un aeroplano origami incastrato in un blocco di marmo , come se lo avesse bucato da parte a parte, esattamente come l’irruente umanità irrompe con forza nella natura.

“Riscoprire la propria natura” per Alex Guerrieri (dall’Accademia di Carrara) significa fondersi insieme in un unico a formare uno scudo: il messaggio è riscoprirci uniti e pronti a difendere madre natura.

Infine, ultima ma non ultima, c’è il pensiero così semplice e femminile allo stesso tempo, non a caso progettato dall’unica artista donna dei 4, di Anna Multone (dall’Accademia di Belle Arti di Carrara). Anna sta scolpendo una valigia aperta in cui dentro ha voluto ‘mettere’ gli strumenti usati da suo nonno contadino: rastrello, ascia, falce, forca e una forbice da potatura. Un omaggio all’amore e al rispetto delle antiche generazioni per la natura, alla saggezza con cui sapevano convivere con essa, a un mondo scomparso. “Metto questi valori in una valigia perché sono da custodire nel tempo e perché vanno portati nel futuro” spiega Anna.

Ad augurare un grosso in bocca al lupo ai ragazzi la lavoro presso il laboratorio carrarese ci sono la presidentessa del Club per Unesco Carrara dei Marmi Maria Grazia Passani, il segretario dell’ associazione Paolo Biagini, l’assessora alla Cultura Gea Dazzi, il professore di Scultura già direttore dell’Accademia di Carrara Luciano Massari, la Focal Point di Carrara Città Creativa Unesco, Laura Bruschi per Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara e da Nicola Giannotti per il Rotary Club.

“Grazie a chi fa parte della manifestazione – ha salutato la presidentessa Passani -, agli sponsor e  quest’anno un grazie va anche ai docenti del polo artistico che abbiamo voluto, per la prima volta, nella nostra giuria. Sono qui infatti anche la professoressa del liceo artistico Tiziana Corbani, il professore della scuola del marmo Marco Ambrosini e il professore del Palma Pierpaolo Della Pina”.

L’assessore alla Cultura Gea Dazzi a sua volta ha reso omaggio alla professoressa Passani: “La mente e l’anima di questa ottima manifestazione – ha commentato l’amministratrice- manifestazione che dietro ha un’idea di promozione della cultura che la nostra amministrazione ha da subito accolto:  promuovere e valorizzare il territorio per quello che rappresenta, il saper fare il quale deve continuare a raccontare Carrara e deve avvicinare giovani promettenti”. Lo conferma Maura Crudeli: “E’ un forum di cui abbiamo parlato in occasione dei grandi congressi dell’Unesco, perché è nello spirito delle città creative che hanno una missione: quella di scambiare e di creare occasioni di confronto e crescita. E questo è un forum che unisce giovani, futuro e sostenibilità”.

Apprezzabile l’intervento di Massari che si rivolge direttamente ai ragazzi: “In giuria non è stato facile individuare tra la moltitudine di elaborati arrivati: era importante farvi fare esperienza in un laboratorio delle maestranze di Carrara che mantengono viva questa idea di artigianalità. Guardate e assimilate. L’arte ha sempre portato avanti il tema del rapporto con la natura a livello concettuale, come la Biennale di Venezia del 78 curata da Achille Bonito Oliva: ‘Dalla natura all’arte. Dall’arte alla natura’. Quindi queste istanze già 26 anni fa c’erano, in anticipo sui tempi e chi  affronta il rapporto arte-natura deve farlo con occhi particolarmente sensibili perché tradurre il marmo non è facile, non abbiamo una materia che ci permette mote divagazioni”.