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Lavoratori Enel in sciopero a Massa-Carrara: presidi sull’Aurelia e in via Bassa Tambura foto

I dipendenti hanno incrociato le braccia ieri per la protesta nazionale organizzata da Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil

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MASSA-CARRARA – Hanno incrociato le braccia anche a Massa-Carrara i lavoratori di Enel per lo sciopero nazionale indetto ieri dai sindacati di categoria Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil. Il presidio è stato organizzato davanti alle sedi di Massa della società, lungo l’Aurelia e in via Bassa Tambura. I sindacati provinciali hanno denunciato tutte le criticità nell’attuale gestione di Enel a livello nazionale e locale, ribadendo lo slogan “Enel smobilita, il sindacato si mobilita” e chiarendo che si tratta di una battaglia che deve riguardare tutti i cittadini perché il servizio è rivolto soprattutto a loro.

“Manca il personale, i carichi di lavoro non permettono di soddisfare tutte le attività, l’organizzazione del lavoro è caotica e affidata alla buona volontà dei lavoratori – rimarcano Filctem Cgil, Faei Cisl e Uiltec Uil -. Le conseguenze per tutti i cittadini saranno un’importante diminuzione degli standard di qualità e sicurezza della rete elettrica, con possibile incremento di infortuni sul lavoro, conseguenze negative sulla qualità e continuità del servizio elettrico sempre più a rischio blackout. Noi vogliamo salvare Enel dalle speculazioni finanziarie per tornare a parlare di lavoro e sicurezza”.

Uno dei nodi principali riguarda le decisioni del management di Enel tese a esternalizzare sempre più: “Vogliono appaltare la maggior parte delle attività elettriche e non assumono – continuano -. L’azienda è sotto organico da anni e una delle principali conseguenze, ad esempio, sono i tempi sempre più lunghi per il ripristino dei guasti. Il piano di assunzioni non garantirebbe neppure il raggiungimento degli obiettivi del Pnrr affidati a Enel. Al tempo stesso vogliono ridurre gli investimenti sulle energie rinnovabili – concludono i sindacati -, modificare gli orari di lavoro in maniera unilaterale e adottare tagli indiscriminati al costo del personale”.

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