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«Massa-Carrara, dati Istat sull’economia: l’area di costa più in difficoltà. Necessario ridurre divario»

Nicla Del Vecchio Cgil: «A fronte di questi dati esiste però un vero e proprio vulnus che riguarda la retribuzione media lorda annua dei dipendenti, che a Massa Carrara si attesta a 20.300 euro, al di sotto di 1321 euro rispetto al media Toscana e di ben 2539 euro rispetto alla media nazionale».

MASSA-CARRARA – “I dati Istat relativi al primo semestre 2024 fotografano una situazione che necessita di essere analizzata con attenzione” commenta i dati economici dell’Istat Nicola Del Vecchio segretario provinciale Cgil.
“Per quanto riguarda l’export – inizia la disamina il segretario sindacale -, la leggera flessione delle esportazioni del 4,7% rispetto allo scorso anno dipende quasi esclusivamente da un ritardo nell’imputazione di alcune commesse del campo dei “motori, generatori e trasformatori elettrici” che però saranno con molta probabilità recuperate nel corso dell’anno. Se infatti guardiamo i dati relativi al settore delle macchine in generale, dove si attestano le produzioni di Baker&Hughes, vediamo che il dato non subisce particolari contrazioni e anzi rappresenta in termini assoluti più del 50% delle intere esportazioni provinciali. Particolare attenzione poi deve essere rivolta ai dati relativi al settore lapideo, che sconfessano le analisi che ci parlano di un settore in crisi, visto che aumentano considerevolmente i lavorati con un +9,5% dovuto principalmente alla ripresa del mercato statunitense, cosa questa che dovrebbe spingere ad una riflessione più compiuta che va nella direzione della necessità di favorire la lavorazione in loco dei materiali con il conseguente aumento del numero degli occupati. In questo settore – suggerisce Del Vecchio – serve ricercare un nuovo equilibrio, come sosteniamo da tempo, capace di tenere insieme tutela dell’ambiente, sicurezza dei lavoratori, redistribuzione della ricchezza e occupazione. Dovrebbe essere un interesse anche di chi fa impresa. Servirebbero, a questo proposito, più imprese che avessero uno sguardo un po’ più lungo della punta del proprio naso e non cercassero sempre e solo facili profitti e raffronti con gli anni migliori, come spesso i più fanno. Questi dati però contribuiscono in parte a smentire la narrazione di chi vorrebbe invece piegare alle esigenze aziendali le scelte e gli interessi generali.
C’è poi una notevole vivacità del settore nautico – fa notare Del Vecchio – che potrebbe ulteriormente rappresentare un valore aggiunto qualora si realizzasse il travel lift, previsto dal nuovo Piano Regolatore Portuale, strumento strategico per l’economia del nostro territorio. A fronte di questi dati esiste però un vero e proprio vulnus che riguarda la retribuzione media lorda annua dei dipendenti, che a Massa Carrara si attesta a 20.300 euro, al di sotto di 1321 euro rispetto al media Toscana e di ben 2539 euro rispetto alla media nazionale. In questo caso le differenze territoriali nella nostra Regione sono marcate, visto che la retribuzione media annua dei lavoratori e delle lavoratrici fiorentine è superiore di ben 3387 euro rispetto a quelle provinciali, e il nostro territorio si attesta sotto anche rispetto a Pisa, Siena, Lucca e Arezzo. Anche nel mondo del lavoro – conclude Nicola Del Vecchio – si confermano quindi quelle inaccettabili disuguaglianze territoriali che caratterizzano la nostra Regione, evidenziando come l’area costiera sia più in difficoltà. Su questo occorre davvero mettere in campo, a tutti i livelli, iniziative concrete per ridurre questo divario, a partire dal lavoro e da più eque e adeguate retribuzioni”.