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Colpo di calore, un rischio per i nostri cani. Cosa fare e cosa non fare?

I consigli della veterinaria Eva Ricci: «Non sudano, se non a livello dei polpastrelli, e, per abbassare la temperatura corporea, ansimano»

MASSA-CARRARA – Come probabilmente avrete avuto modo di osservare, i cani generalmente soffrono il caldo molto più di noi.
I cani non sudano, se non a livello dei polpastrelli, e, per abbassare la temperatura corporea, ansimano. Ciò vuol dire che aprono la bocca, tirano fuori la lingua, espongono all’aria le mucose delle vie aeree e aumentano la frequenza respiratoria, in modo da disperdere calore.
Questo meccanismo però non consente un eccellente raffreddamento quando le temperature ambientali diventano alte.
In questi giorni di caldo, i cani potrebbero essere in difficoltà e potrebbero incorrere nel cosiddetto “colpo di calore”. Esso è una condizione che può mettere in pericolo la vita dell’animale.
Si verifica quando la temperatura corporea supera i 41°C. A questa temperatura, vari processi metabolici dell’organismo vengono alterati. Può comparire se il cane è esposto ad ambienti molto assolati e caldi, molto umidi, e senza la possibilità di rinfrescarsi.
Soggetti molto giovani e anziani, con patologie, e soggetti appartenenti ad alcune razze (come i cani con il muso schiacciato) sono più a rischio, ma potenzialmente tutti i cani possono incorrere nel colpo di calore se non si presta attenzione.
Alcuni dei sintomi, oltre all’aumento della temperatura corporea, sono: evidente aumento della frequenza respiratoria e della frequenza cardiaca, irrequietezza, debolezza, vomito, diarrea, collasso cardiocircolatorio, crisi convulsive.
Come abbassare il rischio di colpo di calore?
E’ fondamentale non far fare attività fisica ai cani durante le ore più calde della giornata.
Prediligere ambienti naturali con ombra e avere sempre acqua a disposizione.
Sì alle uscite la mattina presto e la sera. Se è necessaria una uscita a metà giornata per i bisogni, essa deve essere veloce e all’ombra.
Non lasciare mai i cani chiusi in auto o in luoghi caldi e poco ventilati.
Attenzione anche a non far camminare sull’asfalto rovente i cani, i polpastrelli infatti potrebbero ustionarsi.
Tutto ciò non significa tenere sempre in casa i cani, anzi, l’estate può essere un buon momento per passare del tempo di qualità con i propri cani. Ma è fondamentale scegliere luoghi ed attività adatti, per tutelare il loro benessere.
In caso compaiano i sintomi sopra riportati o si abbia il sospetto che il proprio cane stia male, nell’immediato è importante portarlo in un luogo fresco e ventilato e rinfrescarlo con impacchi di acqua fresca (non ghiacciata) a livello dell’inguine, del collo e degli arti.
Contattare al più presto un ambulatorio o una clinica veterinaria per condurvi il cane, in modo che gli venga prestato soccorso.

(*) medico veterinario, Master in Etologia degli animali d’affezione