L’ultimo confronto dei candidati sindaco tra parcheggi, Variantina, marciapiedi e polizia municipale foto

Tre sono stati i partecipanti alla gara per palazzo civico a intervenire: Persiani, Mussi e Guidi. Gli altri hanno dato forfait. Emergenza riconsociuta trasversalmente da tutti: il rifacimento del manto stradale

MASSA – La mobilità, il suo sviluppo con le implicazioni su traffico, ambiente, spostamento casa-lavoro, l’Automobile Club Italiano di Massa-Carrara con i suoi 10 mila iscritti, gli sport motoristici e tutti gli eventi collegabili ai motori (l’Aci fa parte del Coni in qualità di rappresentante della Federazione Sportiva Automobilistica) non hanno destato un particolare interesse nei candidati sindaco della città che hanno disertato il confronto organizzato dall’Aci ieri presso la sede  sull’Aurelia. Ha fatto eccezione Francesco Persiani, presentatosi puntualmente, Guido Mussi arrivato alla fine del confronto “solitario” di Persiani che nel frattempo aveva avuto modo e tempo di raccontare il proprio programma in merito e di rispondere alle domande poste dal neodirettore dell’Aci Massa-Carrara Luca Sangiorgio, e infine Marco Guidi, arrivato a sua volta al termine del confronto “solitario” di Mussi e anch’egli scusandosi per il ritardo accumulato. Gli altri hanno dato forfait. In realtà Cesare Ragaglini, non potendo presentarsi, aveva inviato le risposte scritte alle domande del confronto. Mentre Marco Lenzoni non presenzia mai per scelta precisa. Nonostante le assenze tra i candidati e il confronto con le risposte dei tre candidati avvenute in tempi diversi, il pubblico ha dimostrato una certa sensibilità all’argomento assistendo all’incontro in numero più che soddisfacente. Dopo aver illustrato i punti del proprio programma sulla mobilità e il suo sviluppo, i candidati dovevano rispondere a tre specifiche domande su: piano urbano del traffico, la destinazione del 50% dei ricavi dalle sanzioni provocate dalle infrazioni del codice della strada e obbligatoriamente destinate a interventi sulla sicurezza e una sul Motorsport volano del turismo.

“Devo fare i miei complimenti all’Aci Massa-Carrara, tra i club più numerosi d’Italia e tra i più apprezzati. La nostra città ha una viabilità molto fragile – ha ammesso il candidato civico sostenuto dal centrodestra che ruota attorno a Lega e Forza Italia Francesco Persiani – c’è stata un’urbanizzazione nel tempo che in alcuni punti non ha consentito  marciapiedi e corsie lineari. Ci sono grossi viali di scorrimento ma erano stati pensati in passato e non sono mai più stati  adeguati. Pensiamo alla Variante Aurelia di cui ancora oggi si sta parlando e che potrebbero risolvere problemi di traffico in alcuni punti del nostro contesto cittadino urbano di difficile modifica per loro conformazione. La stessa cosa vale per i nostri tratti montani che hanno strade piuttosto fragili, fra l’altro hanno bisogno di molta cura e attenzione sovrapponendosi competenze statali, provinciali e comunali. L’idea della mia amministrazione – ha spiegato Persiani – è di collaborare nel tempo con la cittadinanza attraverso un corretto utilizzo della Polizia Municipale, che non deve essere strumento di repressione ma di educazione e di accompagnamento del guidatore verso un migliore utilizzo del proprio mezzo più rispettoso di pedoni e bici. Sappiamo che essere alta incidentalità sul nostro territorio anche se in calo rispetto al passato. Bisogna intervenire per convincere a moderare la velocità: penso a dossi, a telecamere, sorveglianza, autovelox. L’autovelox – specifica Persiani sviscerando i dettagli dei problemi tecnici legati a questa misura – non è solo di competenza comunale, il comune in alcuni casi può chiedere l’installazione di autovelox fissi ma è necessaria l’autorizzazione della prefettura che si ottiene in seguito a verifica da parte della Polizia Municipale. Ci sarebbero i dossi fissi in plastica o gomma rigidi – aggiunge – ma non sono più attuabili, bisogna creare quelli in asfalto che possono essere di divere altezze e anche con questi occorre fare attenzione che non diventino ostacolo per i mezzi di soccorso. La Polizia Municipale deve essere organo di controllo e noi spesso abbiamo messo agenti con  la pistola laser per il controllo della velocità – rivendica il sindaco uscente – i quali hanno anche effetto preventivo. Stessa cosa per il controllo dello stato di ebrezza: abbiamo messo in atto controlli concordati con Polizia di Stato anche educativi nell’estate scorsa, fuori dai locali pubblici nelle piazze. Abbiamo rafforzato al Polizia Municipale nell’organico – mette in evidenza Francesco persiani – abbiamo dotata di mezzi in grado di intervenire nell’infortunistica stradale. Abbiamo investito nelle motociclette e nella formazione, oltre ad aggiungere organico: al momento ci sono 60 componenti di Polizia Municipale. Abbiamo assunto un comandate ad hoc, fino al 2021 era un dirigente che di volta in volta sostituiva il comandante che non c’era da tempo. Abbiamo con un concorso sostituito due ufficiali andati in pensione con tre ufficiali. Ci sono state varie pattuglie in varie località, ho sempre chiesto alla Polizia Municipale di fare molta prevenzione e di intervenire con corsi. La Polizia Municipale ha sempre fatto molta educazione nelle scuole, quest’anno c’è anche uno spettacolo teatrale che spiega ai bambini come affrontare il traffico”.

Sul piano del traffico che risale al 2010 risponde: “Il nostro piano urbano del traffico è fermo dal 2010. Uno dei pochi piani a cui non abbiamo messo mano. Il motivo è che gli interventi che abbiamo fatto modifiche alla viabilità perché volevamo dare al centro storico e in altri punti un ‘altra impronta, con maggiori spazi pedonali e maggiore verde: questo ha innescato una serie di innovazioni che ci avrebbe permesso di adeguare in un secondo tempo il piano urbano del traffico. Dovrà essere preso in esame – ha assicurato – il consiglio comunale  dovrà adeguarlo. In particolare lo vedo legato al piano della sosta. Il tutto deve essere visto nel suo insieme”. Sottolinea Persiani: “Il miglioramento della viabilità della sicurezza stradale è da fare sicuramente e poi un altro punto è la tutela delle fasce deboli, vale a dire pedoni e ciclisti: è forte l’incidenza degli incidenti sulle strisce pedonali”. Persiani affronta poi il tema, sentito, dei parcheggi: “Pensiamo all’intendenza di finanza, individuato con parcheggio sotterraneo di almeno tre piani. E’ previsto da progettazione il rifacimento dell’ex Cat con un altro parcheggio e poi abbiamo quello della Martana che potrebbe dare soddisfazione alle necessità del centro storico. Mentre su Marina avevamo progettato nel piano delle opere triennale, approvato nel bilancio di previsione di quest’anno, il raddoppio del parcheggio di via Casola e di via Mascagni. Sono parcheggi che si possono sopraelevare e questo consentirà di pedonalizzare un domani una parte della passeggiata di Marina di Massa. Poi ci saranno da sviluppare i parcheggi vicini a fermata degli autobus: abbiamo creato un parcheggio alla stazione ferroviaria. Abbiamo pensato anche di fare dei sensi unici – rileva Francesco Persiani -: il problema è che spesso davanti a un nuovo senso unico accontenti qualcuno e scontenti altrettanti. Abbiamo cercato a Marina di cambiare alcune vie: ma se ne cambi una poi devi cambiare tutte perché diventa un effetto domino. Io ho dato mandato al comandante Polizia Municipale di fare studio preliminare da poter sottoporre per un nuovo piano di traffico”.

Sulla norma dell’articolo 208 del codice della strada che impone che il 50% dei ricavi delle sanzioni per le violazioni del codice stradale devono essere destinato alla sicurezza stradale il primo cittadino uscente commenta: “Quest’obbligo è molto importante tant’è vero che abbiamo investito più del 50% delle cifre provenienti dalle sanzioni. Sono aumentate anche le sanzioni effettivamente perché ci sono più agenti e più controlli” Per Persiani si tratta di somme da destinarsi principalmente al rifacimento delle strade: “C’è stata nel tempo una scarsissima manutenzione del manto stradale e della viabilità – ricorda –  le strade di Massa sono arrivate a un punto di non ritorno. L’amministrazione deve fare molto di più e noi abbiamo fatto molto: l’anno scorso abbiamo investito 800 mila euro sull’asfalto. Se metti 800 mila euro ogni anno, e noi abbiamo quasi triplicato gli importi che venivano messi in passato quando erano messi 150 mila euro, la situazione man mano andrà a sanarsi. A Marina di Massa, lungomare stanno asfaltando in vista del giro d’Italia, noi abbiamo fatto una variazione di bilancio di 350 mila euro solo per quello, poi  altri 300 mila euro sono già pronti e stanziati, per un totale complessivo di 650 mila euro. Di tutto questo vedremo gli effetti anno per annoi nel giro di una manciata di anni”.

Altro obiettivo da centrare con le risorse dell’articolo 208 secondo Persiani è la segnaletica: “Una cosa su cui dobbiamo spendere è anche la segnaletica, spesso carente. Mancano strisce bianche orizzontale e verticale. Dobbiamo sistemare in alcuni punti nevralgici come piazza Betti  e scuole, le strisce pedonali. Io avevo proposto quest’anno due o tre tipi di strisce pedonali: una, connessa al dosso, quella di asfalto che poteva consentire anche per i disabili una migliore percorribilità . Dove questo non è possibile o necessario ci sono due alternative pavimentare tipo pavet, di marmo o pietra e non le devi più rifare che crea un effetto rallentatore. Oppure strisce pedonali che si illuminano: sono molto costose però in alcuni punti si potrebbero sperimentare. Poi c’è la soluzione, all’interno dell’illuminazione al led, di mettere meccanismi per cui in alcuni tratti quando passa un pedone e una macchina, che la luce si intensifichi. Ci stavamo organizzando con alcuni preventivi”.

L’ultima questione posta dall’ Aci è la possibilità di organizzare gare di motorsport. L’Aci organizza dal gincana al cart fino alla Formula 1, pensiamo a Monza e Imola. L’Aci è convinta che il rally a Massa possa essere un volano per turismo ed economia locale creando indotto.

“È importante attrarre e cogliere ogni occasione di turismo e nuove opportunità – osserva il candidato Persiani- Noi abbiamo ospitato Terre di Canossa, le auto storiche dell’Aci e abbiamo visto tanta partecipazione. Tutto questo può comportare sviluppo in termini economici e anche per le aziende che per esempio si occupano di manutenzione. Si crea un indotto importante. Potremmo individuare delle aree per motocross o il trial. Tutto questo è un volano: dovremmo trovare dei luoghi e infrastrutture per meglio accogliere questi eventi.  Per noi è un tema che ci potrà vedere al vostro fianco”.

La visione di Guido Mussi, candidato repubblicano, risulta differente su diversi punti e questioni rispetto a Persiani: “Io vedo con il mio programma  una Massa proiettata in una prospettiva futura di Massa svuotata dal traffico veicolare – interviene Marco Mussi – con un turismo più lento e più verde. E’ necessario un cambio di marcia. Vedo il futuro di Massa slegato dal traffico, ho pensato a tre parcheggi con scambiatori: uno al Mirteto, uno su viale Roma e uno a Turano con minibus elettrici che funzionino da navetta. Poi c’è il traffico dei residenti, non solo quello dei turisti. A riguardo penso che non sia necessario arrivare fino sotto casa in macchina, magari si potrebbe fare una passeggiata. Va comunque creato un parcheggio in centro e penso all’ex intendenza di finanza assieme a dei parcheggi periferici”. Sul piano del traffico fa una proposta precisa: “Io sono su tutti i piani, non solo quello del traffico: è fondamentale per un amministratore  pianificare. Vanno fatti tutti  i piani. Propongo, vista la sciagurata idea di fare la casa di comunità alla stazione, di fare un polo scolastico nel vecchio ospedale: alleggerirebbe il traffico”.

Sull’articolo 208 e  su sport e motori Mussi risponde segnalando una criticità del territorio più volte ricordata nel corso della campagna elettorale: “Se c’è un vincolo di destinazione va rispettato. Le strade sono dissestate e ritengo sia il primo scopo utilizzare quelle risorse per sistemare le strade. – circa la possibilità di gare di rally – Ben vengano se porta visibilità, segnalo quanto mi riferiva l’associazione  degli albergatori che lamentava  a Massa non si possono afre degli eventi di grossa portata perché mancano strutture recettizie”.

E’ poi il turno di Marco Guidi, il candidato di Fratelli d’Italia che sintetizza il suo programma sulla mobilità indicando alcuni punti: “In questi anni ho sempre cercato di investire con la mia delega. Ho spostato il capolinea alla stazione portando una situazione dignitosa in via Europa e alla stazione stessa. A novembre ci sarà un nuovo contratto di servizio con Autolinee Trasporti con maggiori km: il trasporto pubblico deve essere migliorato: oggi ci sono spezzoni di territorio che non hanno collegamenti, la rete di trasporto va estesa e resa più capillare, come Romagnano, Mirteto, penso al Noa e all’Opa. C’è poi il tema del bike sharing, una novità per Massa,  vale a dire il noleggio di biciclette. Si sa, funziona meglio più punti ci sono: oggi ci sono 5 punti. Ricordo che il bike sharing non ha la funzione  della passeggiata ma dello spostamento: l gente lo ha capito perché i dati sono confortanti. Il parcheggio è un tema forte: c’è la possibilità di realizzare parcheggi presso la ex Intendenza di finanza, all’ex Cat e in via Padova. Oggi ci sono pochi parcheggi e quelli che ci sono, sono blu: è un tema da affrontare. Altra questione- prosegue Guidi- sono le piste ciclabili: bisogna cominciare a lavorarci. Spero venga riattivata la pista ciclabile in via Benedetto Croce che si colleghi a via Carducci, poi sarà necessario implementare la pista ciclabile litoranea: abbiamo un zona campeggi ma viale delle Pinete è pericoloso, dovremmo realizzare un marciapiede con una pista ciclabile”.

Venendo alle domande specifiche dell’Aci Guidi risponde: “Il piano del traffico va rifatto: penso a Marina di Massa dove tutto il traffico si riversa e si congestiona in via Rosi, una strada senza un minimo di marciapiede, dato che è una strada piccolissima. Va ripensata tutta la viabilità di Marina di Massa. Penso alle strade tra via San Leonardo e via Mattei che portano al Noa: a doppio senso, strette e senza marciapiedi. Penso a Quercioli dove le strade sono piccole  e ancora a doppio senso: dovrà essere fatto un anello. Sono tutti interventi che vanno studiati”.

“Sugli introiti dell’articolo 208 – continua Marco Guidi – vanno spesi per il rifacimento dell’asfalto e per corsi di educazione stradale oltre alla illuminazione led per le strade e per i semafori”.

“Sarebbe bellissimo avere il rally delle Apuane – conclude il ciclo di domande Guidi – permetterebbe di attirare tante persone. Sarebbe anche un modo per combattere le gare clandestine che vengono fatte per esempio, in via del Cacciatore”.

La domanda da parte del pubblico sulla Variante Aurelia era facilmente prevedibile. Sul nodo tanto dibattuto, mentre Persiani e Guidi hanno posizione simile, Mussi si pone in antitesi.

Mussi spiega: “La Variante Aurelia è necessaria per alleggerire il traffico da Turano e dal centro cittadino – premette – io però sono convinto che quel tracciato sia sbagliato. Io dico sì alla variante Aurelia ma trovo che quel tracciato criticabile. Ha un impatto su una parte del territorio con vocazione agricola, inoltre andrebbe a impattare sulla stazione sia la Variante Aurelia sia la casa di comunità. In questo modo non risolvi il problema ma lo sposti di 1 km o 2 km ed è una spesa di 41 milioni che lascia perplessi. Non capisco – conclude Mussi – cosa osti a proseguire la scorrevole del Forte di Marmo e farla lungo l’autostrada: c’abbiamo già la barriera. E’ una logica  con un impatto minore sull’ambiente perché c’è già la barriera dell’autostrada, seguirebbe l’autostrada. La soluzione logica sarebbe stata proseguire la ‘scorrevole‘ di Forte dei Marmi, realizzando la Variante a fianco del percorso autostradale per proseguire quindi quella del Forte. Era già prevista e se già era prevista vuol dire che era fattibile”.

Per Guidi non è così: “Io sono favorevole a quel tracciato – afferma descrivendo il percorso -perché oggi dobbiamo parlare di sicurezza e la sicurezza dell’abitato di Turano si garantisce solo con questo intervento: perché lì c’è una scuola, c’è la farmacia, c’è un campo sportivo. E poi c’è la sicurezza dei mezzi pesanti che si ritrova a fare delle gincane non semplici. Siamo in ritardo di 25/30 anni. Questa non è la Variante che risolve il problema del traffico di Massa, è la Variantina, il bypass che risolve il problema la sicurezza dell’abitato di Turano. Oggi il 90% dei mezzi pesanti che già passano, in parte, quelli che scendono dalle cave di Massa, fanno via Benedetto Croce e da lì si innestano, l’altra parte che arriva da Carrara va dritta per via Carducci: quindi il carico sostenuto da via Carducci è gravoso. Il problema è che non è stato calcolato è il carico della casa della salute, perché sono previsti mille accessi e hanno sicuramente un forte impatto. In termini di percorso poi – fa notare Guidi –  Il percorso originario prevedeva  la Variante arrivare parallela  alla ferrovia per poi prendere per via delle Gorine: ma via delle Gorine è stretta ed era impensabile di riversare lì il traffico pesante, per cui si è pensato di proseguire lungo la ferrovia, fare il sovrappasso di viale della stazione e sbucare dove c’è la rotatoria di via del papino, realizzando così secondo me un percorso migliore. Noi siamo uno dei pochi comuni che abbiamo in carico dell’intero tratto Anas: per cui la struttura passerà in carico al comune. Al momento il percorso è soggetto alla valutazione di impatto ambientale e il ministero si esprimerà a breve”. Circa il costo pesante. Marco Guidi fa presente che “ al momento della stipula della convenzione la Variantina costava 21 milioni poi con l’aumento del costo dei materiali il costo è lievitato a 41 milioni”.

Il direttore dell’Aci Luca Sangiorgi insieme al presidente Fabrizio Panesi, hanno quindi ricordato a tutti i candidati la disponibilità dell’ente di mettere a disposizione le proprie competenze e i propri uffici tecnici per aiutare la prossima amministrazione ad affrontare i tanti nodi che affliggono la mobilità massese, ringraziando gli intervenuti della loro presenza.