Giani a sorpresa nella notte di Serena Arrighi. E Caffaz: «Non ho rimpianti. Nessuno sconto dall’opposizione» foto

Il governatore della Toscana: «Zubbani è stato pari alla coerenza di Serena e ha subito detto “a me non interessano poltrone, chiariamoci sul programma”». Il candidato del centrodestra: «Arrighi con un consenso reale di un carrarino su cinque»

CARRARA – La sfida, in realtà, non è stata all’ultimo voto: sin dalle primissime sezioni scrutinate la distanza tra i due contendenti si è mostrata nitidamente. Serena Arrighi subito avanti, con la gente nel suo quartier generale a Nazzano e in via Groppini, che saltava sulla sedia ad ogni aggiornamento, esultando e alzando le braccia in alto. Una vittoria, quella del centrosinistra, attesa cinque anni e celebrata con il canto tradizionale di sinistra, Bella ciao, urlato in sfilata da via Groppini (sede del Pd), lungo via Roma, dentro la galleria D’Azeglio e fino a piazza 2 Giugno. Dopo le Cinquestelle ormai cadute nel firmamento della politica carrarese, la notte del ballottaggio ha visto brillare altre due stelle, accolte entrambe nel tripudio della gente: Serena Arrighi, la nuova sindaca di Carrara e Angelo Zubbani, l’ex sindaco di Carrara, il quale arrivato prima della sindaca, sotto il Comune, è stato salutato da un lungo applauso e grida festanti di gioia. La sua scelta di non seguire l’alleato di Italia Viva, Cosimo Ferri, tra le braccia del centrodestra, ma di sostenere, anche se non apparentandosi, il centrosinistra ha dato un sensibile contributo a rafforzare quella forbice tra Arrighi e Caffaz attestatasi poi su 42,21% contro 57,79%.

«Abbiamo sostenuto Serena Arrighi e il risultato è tondo: per questa vittoria netta hanno contribuito tutti« afferma a caldo, il segretario regionale del Psi, in piazza 2 Giugno, appena sceso dalla macchina, tra gli abbracci festosi, tanto da far pensare, a chi fosse rimasto intrappolato tra la folla senza poter vedere, che fosse arrivata Serena Arrighi stessa.
La sindaca arriva poco dopo, a capo del corteo e sul canto corale di Bella ciao. L’abbraccio è avvolgente, tutti le si affastellano intorno. Ci sono le Tv, le telecamere, i giornalisti, semplici cittadini che si vogliono congratulare, ci sono i consiglieri più votati: Cristiano Bottici, il record man del centrosinistra, Roberta Crudeli, la donna più votata della coalizione. Oltre alla squadra e ai simpatizzanti, anche volti politici “estranei”, come Nicola Del Nero esponente di Articolo Uno, tra i partiti che comunque aveva dichiarato di sostenere Serena Arrighi al ballottaggio e Daniele Del Nero del M5s, con il partito pentastellato però, che aveva preferito non dichiarare il sostegno alla candidata del centrosinistra. Accanto alla neo sindaca: il consigliere regionale Giacomo Bugliani e il coordinatore comunale del Pd Gianluca Brizzi. C’è Gianni Lorenzetti, presidente della provincia e sindaco di Montignoso. C’è Andrea Zanetti, che nel 2017, candidato del centrosinistra, era uscito sconfitto da quella tornata elettorale e che adesso si riprende la sua soddisfazione, ma che non vuole parlare di rivincita, piuttosto di grande emozione. Serena Arrighi parla sulle scale e si rivolge a tutti: spiega la sua vittoria, ringrazia tutti, ricorda i giovani del suo gruppo e menziona l’astensione alle urne, l’altra grande stella di questa tornata elettorale anche se molto più buia. Una stella che non brilla, una “stella nera”, descritta dagli astronomi come pericolosamente simile ai buchi neri: l’astensionismo, arrivato a Carrara per il ballottaggio, e cresciuto come mai nella storia della nostra città prima d’ora, al 41% dell’affluenza. Serena Arrighi lo sa e fa presente la sfida.

Ormai tardi a l’una passata, a sorpresa arriva anche il presidente della Toscana Eugenio Giani. La sua soddisfazione è palpabile per il risultato ottenuto dal Pd in Toscana: « Sono 18 i comuni su 28 conquistati dal centrosinistra nella nostra regione-rivendica Giani e poi parla di Serena Arrighi- è l’unica donna che vince in un capoluogo toscano. E’ stata premiata la coerenza- ha ripetuto anche lui-Serena ha scelto con coerenza e molta tranquillità d’animo dicendo che poteva farcela senza apparentamenti».

Emblematico l’abbraccio sotto i riflettori e tra gli applausi, tra il governatore della Toscana e Angelo Zubbani: «Si è creato un bellissimo incontro con Zubbani-ha chiosato Giani- e Zubbani è stato pari alla coerenza di Serena e ha subito detto “ a me non interessano poltrone, chiariamoci sul programma”. E questo accordo con Zubbani è stato determinante: stasera Zubbani è tornato qua a testa alta».

Giani ha ricordato gli esiti elettorali nella vicina Lucca, vinta per una manciata di voti, e poi le altre vittorie più schiaccianti, per un risultato complessivo che definisce estremamente positivo. «I sindaci eletti possono fare bene, noi saremo loro vicino-ha affermato- Carrara che si è spesso lamentata di essere marginale, oggi ha dato sostegno a un sindaco che è espressione di rinnovamento e potrà mettersi al centro dal punto di vista politico. Su Massa, come su Carrara, lavoreremo con molta umiltà, serietà e scegliendo la competenza, come abbiamo concordato con Giacomo Bugliani. La Toscana è tra le regioni più attrattive grazie alla nostra visione: lo stesso segretario nazionale del Pd, Enrico Letta, è pisano». Eugenio Giani ha infine voluto menzionare la squadra: «C’è una squadra dietro Serena-ha salutato il presidente della Toscana-Enzo Manenti (segretario provinciale Pd), Giacomo Bugliani (consigliere regionale Pd) e Gianluca Brizzi (coordinatore comunale Pd)».

Caffaz: «Non ho rimpianti»

Nel frattempo Simone Caffaz, il candidato del centrodestra, spiega la sua campagna elettorale e il percorso politico travagliato che ha portato al successo del primo turno e alla sconfitta del ballottaggio, complimentandosi con l’avversaria vincitrice: «Quello che abbiamo fatto negli ultimi 12 mesi non è stato scontato né banale ma tuttavia non sufficiente per vincere-ha commentato Caffaz-Abbiamo lavorato per dare alla città una speranza di cambiamento profondo. Volevamo dare un’alternativa all’ineluttabile ritorno delle sinistre tradizionali le cui politiche ritenevamo fossero responsabili del declino della Città. Come già a Roma anche qui, dopo i 5 anni di monocolore Cinquestelle, il popolo sovrano di Carrara ha scelto che debba essere la sinistra e non noi a tentare di risollevare Carrara. A Serena Arrighi faccio i complimenti e gli auguri. Lei e la sua maggioranza partono da un consenso reale di un carrarino su cinque. Lo dico solo perché dovranno impegnarsi molto a ricucire un tessuto sociale lacerato ed una città profondamente divisa. A lei l’onere di trovare le soluzioni a questo problema che denunciai dal primo giorno della mia candidatura».

Non rimpiange nulla il candidato del centrodestra, che siederà in Consiglio comunale tra i banchi dell’opposizione: «Lato mio non ho rimpianti-sottolinea- Fui chiamato per connettere energie trasversali e costruire una grande coalizione figlia di una campagna di ascolto diffusa e sincera. Lo sforzo profuso non ha portato alla vittoria ma lascia in dote un programma che ci è stato unanimemente riconosciuto come un documento imprescindibile per pensare il futuro della città. Porterò in consiglio comunale questo bagaglio di conoscenza e dall’opposizione non farò sconti alla nuova amministrazione. Devo altresì dire che, per quanto gravi giustamente sulle mie spalle come capo della coalizione tutto il peso del risultato elettorale, non ho nulla da rimproverarmi. Ho dato tutto quello che avevo, fino all’ultima goccia di sudore. Abbiamo attraversato momenti difficili ed entusiasmanti, vissuto emozioni straordinarie, incontrato nuovi amici e ritrovati altri. Nelle prossime settimane ci sarà tempo per analizzare il risultato in dettaglio alla ricerca delle necessità e dei messaggi degli elettori. Quello che possiamo dire oggi è che la lunga divisione in seno al centrodestra, corredata da un anno di veti e polemiche, ci ha nuociuto e quando la frattura è stata giustamente ricomposta per mia iniziativa ma volontà di entrambe le parti, c’è stato troppo poco tempo (una settimana) per spiegarlo ai cittadini. Non faccio nomi per non rischiare di dimenticare qualcuno, tuttavia ringrazio chi mi è venuto a cercare un anno fa per propormi la candidatura, chi mi ha sostenuto dal primo all’ultimo giorno e anche nei momenti più difficili, chi lo ha fatto anche solo nell’ultima settimana. Riconosco a tutti, nessuno escluso fra i primi e gli ultimi, correttezza e serietà. Grazie a tutti i candidati delle liste e ai tanti volontari che hanno dedicato tempo e passione. Ringrazio anche gli oltre 9 mila concittadini che, anche ieri hanno creduto in me. I miei concittadini sanno di poter contare su di me».