«Evam deve restare pubblica. La verità la raccontano i numeri» foto

Daniela Bennati (Polo progressista): «L'indirizzo e i tre obiettivi non sono stati raggiunti nel 2020, 2021 e 2022»

MASSA – «Nell’ultimo Consiglio comunale la risposta da parte del sindaco a una mia richiesta di chiarimenti circa la situazione di Evam Spa, è stata stizzita e accompagnata da un’accusa di “dire cose non vere” in merito all’azienda e questo sembrerebbe mostrare una mancanza di trasparenza sulla situazione della partecipata Evam Spa», lo dichiara la consigliera del Polo progressista (M5s, Up) Daniela Bennati. «Dimostra anche quanto sia importante la vigilanza che il Polo Progressista e di Sinistra garantisce per la tutela della proprietà pubblica di un bene comune come l’acqua e dell’azienda che lo imbottiglia. Sulla veridicità delle nostre affermazioni però vogliamo replicare con i numeri e i fatti. Nell’ottobre 2020 la giunta emanò una delibera, la 225, in cui dava obiettivi oggettivi e misurabili legati all’efficacia ed efficienza: costi, produttività, costo del personale».

«Noi li abbiamo misurati a distanza di 3 anni per verificare quanto si sia rispettato quell’indirizzo e i tre obiettivi dati dalla giunta legati all’efficienza della gestione, non sono stati raggiunti negli anni 2020, 2021, 2022, ultimi dati ufficiali disponibili. In particolare se andiamo a vedere la redditività operativa dell’azienda notiamo un peggioramento dell’88% nel 2022 rispetto al 2020, non giustificato dal piccolo calo di fatturato del 6,5% e nonostante il calo del costo del personale dell’11%, che avrebbe semmai dovuto dare un buon contributo all’ottenimento di risultati positivi. Invece il dato del reddito operativo è preoccupante. Ancora più tranciante il giudizio se consideriamo che i primi sei mesi del 2020 sono stati positivi, molto positivi nonostante la pandemia e in netta crescita rispetto al 2019».

«Non accettiamo quindi – afferma Bennati – di essere tacciati di essere diffusori di panico tra la gente, leggiamo solo i numeri, leggiamo le delibere di giunta con obiettivi che non abbiamo scritto noi. Purtroppo per qualcuno i numeri hanno la testa dura. Abbiamo a cuore il futuro di Evam, dei suoi lavoratori e lavoratrici, e riteniamo che la gestione pubblica, se fatta con competenza, capacità e responsabilità, possa garantire questo futuro come fatto fino al primo semestre del 2020. Evam deve restare totalmente pubblica e per questo saremo sempre a fianco dei lavoratori e delle lavoratrici e diciamo no a eventuali intenzioni di una sua privatizzazione che in epoca di crisi climatica e siccità persistenti potrebbe comportare la perdita di una risorsa strategica per il nostro futuro quale l’acqua».