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«Ma la mafia se ne è mai andata da Massa-Carrara?»

Unione Popolare: «Il Federico Manotti con le sue dichiarazioni e il prefetto Aprea con i suoi atti di interdittiva hanno aperto una stagione coraggiosa e non possono essere lasciati soli»

MASSA-CARRARA – «Ad oltre 30 anni dall’inchiesta sull’infiltrazione mafiosa nelle attività estrattive del nostro territorio la notizia della riapertura del fascicolo da parte della Procura di Caltanissetta non ci sorprende. La trasmissione televisiva che ha riaperto il caso, ha riportato a galla una storia brutta che ha visto purtroppo il nostro territorio protagonista di una buia stagione della storia italiana». Interviene così Unione Popolare sul tema delle infiltrazioni mafiose nella nostra provincia, in particolare alle cave di Carrara. Il tema è tornato alla ribalta recentemente dopo quanto raccontato dalla trasmissione ‘Far West’ con le interviste all’ex pm Augusto Lama e all’ex maresciallo della Guardia di Finanza, Franco Angeloni, che seguì le indagini (qui il video dal sito della Rai).

«30 anni entrati nell’oblio nonostante che i protagonisti dell’indagine fossero qua, vivevano e vivono intorno a noi, dal procuratore Lama al finanziere Angeloni, anche loro in un certo senso vittime di un meccanismo perverso, a giudicare dalle notizie che arrivano. Eppure a riascoltare la storia di quei tempi sembra che il tutto sia accaduto ieri, poche ore fa, tanto è vivo il ricordo delle uccisioni di Falcone e Borsellino e delle stragi mafiose di quegli anni. Nasce però a questo punto una domanda, forse non scontata. – dicono da Unione Popolare – Ma la mafia se n’è andata da Massa-Carrara oppure no? A leggere la cronaca di questi anni, a leggere le interdittive antimafia emesse recentemente dal prefetto, ad ascoltare le parole del magistrato della Dda di Genova Federico Manotti pronunciate durante il convegno organizzato dalla Cna di Massa-Carrara, a leggere i rapporti di Dia e  della Scuola Sant’Anna di Pisa, qualche dubbio sorge».

«Il fatto stesso che un’associazione di categoria come la Cna trovi necessario organizzare un incontro pubblico per affrontare il tema invitando il Prefetto di Massa-Carrara e il magistrato Manotti, è segnale che ci sia preoccupazione da parte delle realtà economiche del nostro territorio. Se non andiamo errati è la prima volta che si organizza un convegno sul tema criminalità organizzata nel nostro territorio, un segnale certamente forte rispetto anche a quanto ebbe ad osservare l’allora procuratore Federico Manotti quando nel 2011 lasciò la procura di Massa: nel suo operato nel territorio rimase sorpreso della omertà che aveva riscontrato nelle nostre città. Finalmente si rompe quel muro e se ne parla. – concludono – Come Unione Popolare e Rifondazione Comunista Massa riteniamo che alla domanda se la “Mafia” sia ancora strutturalmente presente sul nostro territorio, debba essere data una risposta chiara da tutti: il dott. Federico Manotti con le sue dichiarazioni e il prefetto Aprea con i suoi atti di interdittiva hanno aperto una stagione coraggiosa e non possono essere lasciati soli, anzi dovrebbero essere da tutti supportati in azioni concrete, dalle istituzioni pubbliche ad ogni singolo cittadino».