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Toscana, sostegno per chi è lasciato senza stipendio. Giani: «Andrà anche ai lavoratori Qf»

L’indennità è pari a 750 euro al mese per un massimo di 4 mesi: potrà essere erogata chiedendo un anticipo di 3mila euro in un’unica soluzione o un anticipo di due mensilità (pari a 1.500 euro) a cui potrà seguire un’ulteriore richiesta di 1500 euro.

MASSA-CARRARA – “E’ stato pubblicato il bando di sostegno per i lavoratori che pur senza essere licenziati siano privi di stipendio e di ammortizzatori sociali da almeno 6 mesi: è una misura innovativa destinata alle situazioni sul territorio di particolare impatto sociale”. Trovati i soldi e studiate le soluzioni tecniche, Eugenio Giani annuncia il ‘sostegno attivo al lavoro’ che da oggi mercoledì 10 luglio è misura concreta, con la pubblicazione sul Burt dell’Avviso per “l’assegnazione di un’indennità di partecipazione a percorsi di politiche attive per i lavoratori privi di retribuzione e di ammortizzatori sociali”. Dal giorno successivo, 11 luglio, gli interessati potranno presentare domanda presso i Centri per l’impiego distribuiti sul territorio, individuati in base alla sede dell’azienda da cui dipendono. “Ieri è stato un giorno particolare – continua il presidente -: il 9 luglio di tre anni fa partivano i messaggi di licenziamento per i 422 operai di ex Gkn senza che fosse avviato alcun percorso di crisi; ecco, penso che i 136 dipendenti ex Gkn e oggi Qf siano tra coloro che ne possono usufruire”.

La misura, precisa Giani, è “a metà tra gli ammortizzatori sociali e le politiche attive del lavoro, studiata appositamente dalla Regione per alleggerire il disagio profondo vissuto dai lavoratori e dalle loro famiglie abbandonati a se stessi dal datore di lavoro. L’obiettivo è di offrire sostegno ai lavoratori coinvolti in crisi aziendali di grandi dimensioni e di significativo impatto per il tessuto sociale e occupazionale della Toscana”.

Gli interessati potranno presentare la domanda di indennità – pari a un massimo di 3mila euro – e concordare un Programma di politiche attive mirato sulle proprie esigenze,  stipulando un apposito Patto con il Centro per l’impiego competente secondo la sede dell’azienda di appartenenza.

L’indennità è pari a 750 euro al mese per un massimo di 4 mesi: potrà essere erogata chiedendo un anticipo di 3mila euro in un’unica soluzione o un anticipo di due mensilità (pari a 1.500 euro) a cui potrà seguire un’ulteriore richiesta di 1500 euro.

I richiedenti devono essere  occupati a tempo indeterminato,  ancora in organico alla data dell’1 luglio 2024, non percepire alcun ammortizzatore sociale nè lo stipendio da almeno 6 mesi; devono quindi essere interessati  in crisi aziendali a carico dell’Unità di Crisi regionale che coinvolgano almeno 100 lavoratori a decorrere dal 2021.

L’istruttoria di ammissibilità delle domande sarà curata da Arti (di Firenze e Prato) per la verifica dei requisiti dei beneficiari.