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«Rifacimento asfalto via Cavallotti, la sindaca Arrighi sa che gli operai lavorano nelle ore più calde?» foto

CARRARA -“Vogliamo segnalare che a Marina si Carrara in un tratto di via Felice Cavallotti si stanno eseguendo rifacimento manto stradale e relativa segnaletica, con lavoratori esposti anche nelle ore più calde. Passando per quel tratto, dalle 12 alle 15 si è potuto constatare che il lavoro è continuato con lavoratori per strada al sole quando il termometro segnalava 32 gradi, tenendo presente che l’asfalto aumenta notevolmente la temperatura percepita”. A denunciare questa situazione è il coordinamento comunale del partito di Rifondazione Comunista.

“Il rischio da calore – ricordano dal coordinamento – è un’ emergenza estiva ma non è un’emergenza imprevedibile perché è di fatto una realtà che si ripete ogni estate, ed ogni stagione in maniera sempre più rilevante. Il Testo Unico sulla salute e sicurezza dei lavoratori  indica tra gli obblighi del datore di lavoro quello di valutare ‘tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori’, compresi quelli riguardanti ‘gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari’ e quindi anche al rischio di danni da calore. Per questo le aziende interessate da questo rischio devono effettuare una specifica ‘valutazione del rischio’. Abitualmente per definire il rischio da calore viene considerata solo la temperatura, ma in realtà questo parametro deve essere valutato anche in relazione all’umidità, alla ventilazione, ma anche alla pesantezza del lavoro che si sta svolgendo. Su questo importantissimo tema in questi giorni è in atto uno scontro a seguito dell’ordinanza della sindaca Serena Arrighi che, prendendo iniziativa sulla questione, ha deciso di sospendere il lavoro nelle ore centrali più calde, proprio per i casi a rischio. Non è mancata a riguardo la celere presa di posizione di un industriale del marmo che usa parole indecenti e vergognose, che rimarcano e confermano l’animo di questi ‘im-prenditori’ improntato sullo sfruttamento dell’ambiente e della forza lavoro nella sola ottica del profitto.
Il rischio però, giusto ribadirlo, non è solamente quello dei cavatori, ma di tutti quei lavoratori esposti in maniera evidente”.
“A questo punto – domanda Rifondazione Comunista tornando ai cantieri di via Felice Cavallotti – chiediamo alla sindaca Arrighi se è a conoscenza di questi fatti e chi ha il dovere di eseguire controlli affinché le ordinanze vengano rispettate. Siamo dell’avviso che la tutela di lavoratrici e lavoratori non dobbiamo accontentarci che esista su carta, ma debba essere attentamente e severamente applicata”.