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Massa, Alberti: «Sono stato provocato e offeso ma ho reagito senza aggredire fisicamente»

«Mi dispiace per non aver lasciato cadere nel vuoto le offese. Un pronto intervento da parte di chi, in Consiglio, ha il compito di garantire l’equilibrio e il corretto e pacifico svolgimento della seduta avrebbe senz’altro evitato l’alzarsi dei toni e di modi».

MASSA – “Con riguardo a quanto accaduto durante l’ultimo Consiglio comunale di Massa, la necessità di salvaguardare la mia persona e i miei affetti dal clamore mediatico assunto dalla vicenda e, soprattutto, da false rappresentazioni dei fatti che stanno ledendo la mia onorabilità, mi impone di chiarire quanto segue”. Dopo la lunga scia di reazioni politiche in seguito ai fatti dello scorso Consiglio comunale e a quanto accaduto tra il consigliere della Lega Filippo Frugoli e il consigliere Pd Stefano Alberti, quest’ultimo prende la parola. “Durante il Consiglio comunale del 22 luglio scorso sono stato offeso e provocato – lamenta Alberti -Dopo avermi offeso personalmente durante il suo ultimo intervento, infatti, il consigliere Frugoli, al termine della seduta, ha attraversato l’aula consiliare, avvicinandosi ai banchi dell’opposizione dove siedo, per cercare uno scontro, dapprima verbale e poi anche fisico con me, che nel frattempo mi stavo allontanando dalla sala per far rientro a casa – riferisce Alberti -La vicenda, ha visto, dunque, nel consigliere Frugoli, un soggetto attivo che ha assunto nei miei confronti condotte offensive e provocatorie di cui anche io ho riportato dirette conseguenze, sebbene non altrettanto pubblicizzate. Un pronto intervento da parte di chi, in Consiglio, ha il compito di garantire l’equilibrio e il corretto e pacifico svolgimento della seduta – ricorda il consigliere democratico – avrebbe senz’altro evitato l’alzarsi dei toni e di modi, ma, in questo, come in altri innumerevoli casi precedenti, la minoranza, dileggiata e schernita, è abbandonata a se stessa. Ribadisco, in ogni caso e ancora una volta, il mio dispiacere per non aver lasciato cadere nel vuoto le offese e le anzidette condotte provocatorie, cui, comunque, non è seguita alcuna aggressione fisica da parte mia, che, come già detto, mi stavo allontanando dall’aula in compagnia di un collega. Preciso, inoltre – conclude il consigliere di minoranza -, essendo il fatto avvenuto alla presenza di numerosi testimoni, di aver conferito mandato al mio legale affinché agisca a mia tutela nelle sedi più opportune contro ricostruzioni non veritiere e fantasiose di quanto accaduto, siano esse provenienti da persone, partiti od esponenti politici”.