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Polemiche Waterfront, Martinelli a Zubbani: «Senza il M5s una passeggiata racchiusa tra mura e sbarre di metallo» foto

L'ex vicesindaco pentastellato replica all'ex sindaco: «Qui lo stile non c'entra, si tratta solo di ignoranza. Giova ricordare che senza il transito della amministrazione 5 Stelle non si sarebbe fatto in tempo a prendere i finanziamenti per la costruzione»

MARINA DI CARRARA – Continua l’acceso dibattito sulla nuova passeggiata del porto di Marina di Carrara (Massa-Carrara). Questa volta a intervenire in modo più articolato è l’ex vicesindaco di Carrara, Matteo Martinelli – oggi consigliere comunale del Movimento 5 Stelle – che nelle ore successive all’inaugurazione avvenuta lo scorso 12 agosto, aveva scritto un breve post social in cui evidenziava quanto fatto dall’amministrazione pentastellata per arrivare a questa opera molto attesa da decenni da tutta la cittadinanza. Adesso Martinelli replica all’ex sindaco Angelo Zubbani, anche lui intervenuto nei giorni scorsi per rivendicare il ruolo della sua amministrazione nel raggiungimento dell’obiettivo.

«L’ex sindaco socialista – replica Martinelli – reclama ogni merito e taccia d’irrilevanza il lavoro di Francesco De Pasquale. Qui lo stile non c’entra, si tratta solo di ignoranza. Giova ricordare che senza il transito della amministrazione 5 Stelle non si sarebbe fatto in tempo a prendere i finanziamenti per la costruzione della nuova passeggiata. Infatti il primo Dpss approvato in tutta Italia è quello del Consiglio Comunale di Carrara. Senza quel documento non ci sarebbe stato l’avvio del nuovo piano regolatore portuale e senza il M5s non ci sarebbe stato proprio il Pnrr e quindi, in ultima analisi, non ci sarebbe proprio la passeggiata. Inoltre sono moltissime le grandi e piccole migliorie che la amministrazione 5S ha apportato al progetto. Ricordo, a titolo di esempio, che prima che intervenisse la “inutile” amministrazione 5S, il progetto prevedeva parapetti di muro bianco su tutta la linea della passeggiata, rendendo di fatto invisibile il mare ai bambini e agli adulti seduti sulle panchine. La giunta 5S ha chiesto e ottenuto la modifica del progetto prevedendo le balaustre in acciaio che consentono a tutti di godere dello spettacolare panorama a 360°. Sul lato monti della diga foranea le cose erano ancora peggiori. Infatti erano previste delle alte griglie di metallo per nascondere la vista del porto dalla passeggiata e con essa la vista sulle Apuane. In questo modo sarebbe stato possibile ammirare le montagne solo da sporadiche aperture tipo finestre».

«Insomma – prosegue l’ex vicesindaco – senza la “inutile” amministrazione 5 stelle, Carrara avrebbe avuto, di nuovo, una passeggiata racchiusa tra mura e sbarre di metallo. O la possibilità di lasciare il percorso sottostante e pre-esistente aperto alle biciclette, per evitare pericolosi intrecci. Come non parlare poi dell’impatto della precedente giunta e consiglio comunale sul resto del waterfront. Ricordo che la bozza di progetto che ci fu presentata per il Lotto 3 (area che va dall’incrocio di via Rinchiosa all’imboccatura della passeggiata e prospiciente alla Caravella) prevedeva la costruzione di un grande edificio commerciale/direzionale di ben tre piani più terrazze e fondi commerciali, grande all’incirca come il palazzo della capitaneria di porto che è nei pressi. A questa mirabolante idea, concordata evidentemente con le precedenti giunte amanti del cemento, abbiamo risposto: no grazie, Carrara ha già dato. Indirizzando il tutto a un processo partecipato (a oggi ancora in divenire), passando magari da un concorso di idee, in modo che siano i cittadini a poter scegliere cosa avere in quella area strategica. Il Lotto 5, area ex-simposio, che la amministrazione 5 Stelle è riuscita a convincere l’autorità portuale a restituire alla città, al termine dei lavori e dopo opportune bonifiche e pulizie, per farci magari un parco marino e avere finalmente una area da cui si vede il mare dalla strada. Non riconoscere questi fondamentali contributi – conclude il consigliere – per una città più aperta, più fruibile e più moderna, pare intellettualmente disonesto».