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«Indignati per quanto accadeva siamo usciti dal Consiglio: no a caciara e a clima di sfida»

Lista Arrighi: «A tutto c’è un limite e martedì sera è stato abbondantemente superato». Musetti (Pri): «Ciò che è accaduto dovrebbe essere motivo di censura»

CARRARA – “Martedì sera in Consiglio comunale, abbiamo assistito a una delle pagine più nere della politica locale, dove le istituzioni lì rappresentate, sono state calpestate da comportamenti oltraggiosi, da chi dovrebbe dare l’esempio alla città”. Sono le premesse e la spiegazione dei consiglieri della Lista Arrighi Sindaca il giorno dopo il Consiglio comunale chiusosi con l’uscita della maggioranza in seguito alla scenata del consigliere di opposizione Massimiliano Bernardi rispetto alla discussione nata tra lui e il segretario generale.

“Come si suol dire: ‘a tutto c’è un limite’. Per questo motivo – spiegano i consiglieri -, insieme agli altri consiglieri di maggioranza, indignati da quello cui stavamo assistendo abbiamo deciso di non proseguire, per mandare un chiaro messaggio: certi atteggiamenti d’ora in avanti non saranno più accettati. Chi vuole la caciara continua e un clima di sfida, non troverà alcuna sponda da parte nostra e non gli sarà permesso di provare a trasformare ogni consiglio comunale in un circo. Facile da martedì sera stravolgere la narrazione e gridare alla mancanza di democrazia della maggioranza: noi non ci siamo mai tirati indietro quando la discussione si è svolta, anche con durezza, nel pieno rispetto delle parti e delle Istituzioni, ma, come già scritto, a tutto c’è un limite e martedì  sera è stato abbondantemente superato”.

Sul caso è intervenuta anche la capogruppo del Pri, Alberta Musetti: “Quello che è accaduto nell’ultimo consiglio comunale è stato uno spettacolo indecente per l’intera città. Quello che si è visto è una mancanza di rispetto verso le istituzioni in aula e non questioni prettamente politiche”, Musetti inizia così a ripercorrere ciò che è accaduto in assise. “I toni in assemblea sono stati da subito alti ma questo non è e non sarà mai un problema perché il confronto, anche aspro, fa parte della dialettica politica. Tuttavia, il clima è trasceso in modo gravissimo e ciò che è accaduto dovrebbe essere motivo di censura. Prima Pieruccini, sotto le “mentite vesti” di semplice cittadino, il cui intervento è ben presto trasceso in esternazioni gravi e intolleranti. Poi ciò che è accaduto, coinvolgendo suo malgrado il Segretario Generale, ha raggiunto livelli inauditi e intollerabile in aula istituzionale. A quel punto, l’uscita dall’aula della maggioranza era un segnale non di dissenso politico ma in segno di profondo rispetto per il Consiglio comunale e per la funzione e ruolo che riveste che non può trasformarsi in un indecente teatrino”.

Infine, Musetti chiarisce la sua astensione in aula: “Premesso che non ritengo il consigliere Tosi razzista e, avendo visto alcuni video e foto circolate in rete della manifestazione di Avenza, non ho rilevato nulla di razzista in concreto. Per questo ho ritenuto di dovermi astenere sull’ordine del giorno del consigliere Caffaz perché pur condividendo il punto 3 ho considerato i punti 1 e 2 errati proprio perché le parole della Sindaca, a mio giudizio, erano state frutto di un fraintendimento dato dalle circostanze di quel 21 agosto che si prestavano obiettivamente nell’immediato a un malinteso. Per cui, non solo non c’è alcuna spaccatura nella maggioranza ma la stessa è più che salda”.