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Rifondazione Comunista Carrara: «Maggioranza che abbandona aula è deriva ostruzionistica»

CARRARA – “La decisione di abbandonare l’aula facendo di fatto decadere tutti gli atti iscritti all’ordine del giorno presentati dalla minoranza stessa è grave e arriva al termine di un Consiglio comunale sicuramente teso – interviene sull’ultima seduta in aula del coordinamento comunale Rifondazione Comunista di Carrara .
“Abbandonare l’aula durante un Consiglio comunale è comunque un atto grave – stigmatizza Rifondazione Comunista -, sia sul piano politico che istituzionale. Il Consiglio, così come il Parlamento, rappresenta il fulcro della vita democratica, la maggioranza e l’opposizione devono – nel rispetto delle proprie posizioni politiche – lavorare insieme per il bene della città, anche nello scontro, ma non sottraendosi al confronto. Nelle precedenti amministrazioni, non sono mancate discussioni serrate, con Consigli comunali fino a tarda notte, ma sempre nel rispetto dei ruoli; l’abbandono dell’aula è purtroppo simbolo di mancanza di cultura istituzionale e incapacità politica. Se un consigliere di opposizione ha usato, durante il proprio intervento, termini e/o comportamenti non consoni al proprio ruolo, avrebbe dovuto intervenire il presidente del Consiglio che ha proprio il compito di presiedere, dirigere (e convocare) il Consiglio comunale, così come si chiede l’intervento della forza pubblica presente durante le sedute del Consiglio se nel pubblico presente ci sono provocatori e disturbatori e se ne chiede l’allontanamento e l’identificazione”.
“Come forza politica di opposizione – prosegue la forza politica – non possiamo accettare il sottrarsi della maggioranza al dialogo e alla discussione, la politica nel senso più alto del termine latita. Si assiste frequentemente a schermaglie e battibecchi di bassa lega, senza rispetto alcuno verso i cittadini, aumentando sempre più il divario tra quest’ultimi e le istituzioni. La condotta della maggioranza probabilmente è dettata da inesperienza politica e mancanza di conoscenza delle istituzioni, cosa che purtroppo ultimamente si riscontra nella politica a tutti i livelli, sia territoriale che nazionale.
Invitiamo, quindi – conclude il coordinamento -, ad abbassare i toni e a ristabilire un dialogo proficuo, evitando derive consiliari ostruzionistiche, inutili e pretestuose e invitiamo il governo della città a occuparsi dei problemi del territorio su temi fondamentali come lavoro, ambiente, sociale, problemi nelle periferie, coinvolgimento dei cittadini..e meno concessioni di benemerenze”.