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Arrighi: «Un errore l’astensione di Koudsi ma non è un voto “contro”»

La sindaca interviene nel dibattito dopo il Consiglio che ha assegnato la cittadinanza onoraria ai fratelli Pesaro

CARRARA – «È stato un errore da parte di Hicham Koudsi non votare a favore della cittadinanza onoraria dei signori Pesaro. Con quel voto tutto il Consiglio comunale ha reso omaggio a due persone che, ancora bambini, hanno vissuto sulla propria pelle la follia delle leggi razziali, con quel voto il Consiglio comunale ha ricordato gli sconfinati orrori della Shoah e ha ribadito una volta di più la nostra ferma condanna a qualsiasi forma di antisemitismo e di discriminazione razziale, religiosa o politica». È la sindaca di Carrara, Serena Arrighi, a intervenire sulla recente votazione del Consiglio comunale per assegnare la cittadinanza onoraria ai fratelli Renata e Andrea Pesaro che ha visto l’astensione del consigliere di maggioranza Koudsi.

«Tra tutti noi, inoltre – aggiunge la sindaca – proprio Hicham Koudsi conosce più da vicino quali sofferenze e quali difficoltà la famiglia Pesaro ha affrontato visto che lui per primo è stato, e ancora è, un esule. In questi anni ho avuto modo di conoscere Hicham Koudsi, la sua storia personale e la sua grande umanità e per questo sono sempre stata certa, anche prima di parlare con lui e ascoltare la sua spiegazione per quello che era accaduto, della sua buona fede e di come con la sua astensione non volesse in nessun modo essere ‘contro’ qualcuno o qualcosa, tanto meno i fratelli Pesaro. Nessuno si può d’altronde permettere di mettere in discussione il diritto a esistere dello stato di Israele o l’enormità della tragedia della Shoah, questo non significa però che non si possano criticare le politiche e le pratiche portate avanti dallo stato di Israele e dal suo esercito».

«In un momento di grande confusione come quello che stiamo vivendo, in un momento in cui sarebbe facile, guidati dalla paura – conclude Arrighi – rifugiarsi dietro muri e confini, mi piace ricordare il pensiero di Norberto Bobbio secondo cui ‘ci sarà pace stabile, una pace che non ha la guerra come alternativa, solo quando vi saranno cittadini non più soltanto di questo o quello stato, ma del mondo’. Questo è l’obiettivo cui tutti dobbiamo aspirare».