LiguriaNews Genova24 Levante News Città della Spezia Voce Apuana TENews

«Parco Apuane, il Pip va riscritto perché giuridicamente viziato»

Il consigliere regionale Baldini (Lega): «Andare avanti significherebbe perdere tempo, soldi e ricorsi giudiziari a tutti i livelli»

APUANE  – “La solita sinistra pseudo ambientalista-ecologista alza la voce per far approvare un Pip (Piano integrato del Parco) che è seriamente viziato sotto il profilo giuridico e che non solo non potrà andare avanti in Commissione Ambiente ed in Consiglio Regionale a Firenze perché saranno gli stessi uffici giuridici a dirlo ma che, in caso contrario, determinerà il proliferare di ricorsi che finirà per costare una montagna di soldi al contribuente, costringendo la Regione Toscana a tornare indietro, a rifare tutto da capo con una spesa che supererà di gran lunga quella stanziata a bilancio nella recente manovra approvata poche settimane fa”. Così Massimiliano Baldini, consigliere regionale della Lega e membro della Quarta Commissione.

“Non lo dico certo io per primo ma l’hanno già detto i sindaci e gli amministratori dei Comuni interessati nel corso dell’ultima seduta della Quarta Commissione che se ne è occupata a novembre scorso proprio a Seravezza, alla sede del Parco delle Apuane. Il Piano Integrato del Parco va riscritto perché risente di gravi profili di illegittimità e se proprio si vuole andare avanti l’unica soluzione è quella di stralciare il tema delle cave affinché si possa affrontare questo argomento cosi’ tecnico e delicato superando i numerosi vizi evidenziati a più riprese – continua l’esponente del partito di Matteo Salvini.”

“Del resto, questo spirito fondamentalista che anima quella sinistra che adesso si sente di “battere il pugno sul tavolo” perché vicina alla corrente radicale del Segretario Nazionale del PD Schlein e ulteriormente irrobustita dal progetto di campo largo con i grillini più oltranzisti perché pronti a ridimensionare e non far contare più’ nulla l’area riformista e le riforme renziane – insiste Massimiliano Baldini – viene fuori in tutto il suo spirito di revanche proprio sui temi ambientali, vedi questione cave ma anche questione multiutility, dove dietro l’approccio ideologico si gioca la guerra per le poltrone alle prossime regionali.”

“Un pericolo serio che, a Seravezza come nelle aree limitrofe – conclude il consigliere regionale – sull’altare di un regolamento di conti tutto politico in casa del PD, rischia solo di far perdere centinaia di posti di lavoro e una filiera imprenditoriale, professionale, culturale e storica che ha reso quel settore importante e ricercato a livello mondiale.”