Dal Canto analizza il momento: «Peccato per i due punti lasciati ad Ancona. Giovedì bisogna vincere»

Il tecnico azzurro: "In una giornata fisiologicamente normale dopo un trend positivo vedo il bicchiere mezzo pieno. Noi, due mesi fa, la partita di sabato l'avremo persa. Non dobbiamo concedere alla Torres tutte le occasioni da goal del "Conero" ed invece dobbiamo concretizzare ogni episodio che possa capitare"

CARRARA – E’ già tempo di conferenza stampa pre partita per il tecnico della Carrarese Alessandro Dal Canto visto che gli azzurri domani affronteranno la Torres in Sardegna, nella prima delle tre finali che dovranno disputare per coronare il sogno di arrivare al quarto posto.

Ecco le parole dell’allenatore degli apuani.

Mister Dal Canto – sul pareggio di Ancona: “Se vogliamo coltivare un certo tipo di ambizione, dobbiamo essere rammaricati per non aver portato a casa i tre punti e speriamo che non ci costi caro. Prima della trasferta di sabato avevamo fatto dieci risultati utili consecutivi con sette vittorie e tre pareggi ed è un ruolino di marcia importante per qualsiasi squadra. E’ normale e fisiologico che un tonfo possa accadere, perché inconsciamente la tensione o l’adrenalina cala un po’ ed si incappi in una giornata dove subisci di tutto. Nel caso specifico subire tre goal fuori casa e venire a casa con un punto è raro, ma anche è ancora più raro realizzarne altrettanti e non portare a casa il risultato pieno. In una giornata, ripeto, fisiologicamente normale dopo un trend positivo vedo il bicchiere mezzo pieno perché la squadra non ha perso. Noi, due mesi fa, la partita di Ancona l’avremo persa e quindi la voglio vedere come uno step di crescita fatto dai ragazzi. Ovviamente non c’è più tempo per fare altri errori se vogliamo arrivare quarti. Il goal del 3 a 3 è venuto fuori da un errore che eravamo stati bravi ad eliminare; quindi in certi momenti non si deve badare fronzoli. Se si vuole fare un cammino importante, la squadra deve essere concreta ed inoltre più avanti si andrà, più queste situazioni diventano mortali, sportivamente parlando”. 

Sul prossimo avversario, la Torres: “La Torres ha preso meno goal di noi e questo certifica che è una squadra solida. In trasferta non abbiamo un ruolino di marcia entusiasmante ed in più loro necessitano di una vittoria per mettere al sicuro la salvezza, ma dobbiamo cercare di vincere, perché altrimenti quarti non ci arriviamo. Nell’arco della stagione, specie sul finale, i fattori che possono influenzare l’andamento di una partita sono tanti: la posizione in classifica delle due squadre, la condizione atletica, il terreno di gioco e molti altri. Sicuramente non dobbiamo concedere all’avversario tutte le occasioni da goal di Ancona ed invece dobbiamo concretizzare ogni episodio che possa capitare”.

Sul testa a testa con il Gubbio: “In questo momento loro sono in vantaggio grazie al goal in più negli scontri diretti ed entrambe le squadre hanno un calendario difficile. Sarà una sfida che si deciderà all’ultimo e dovremmo essere bravi anche a tenere lontani l’Ancona. Noi dobbiamo restare in campana fino all’ultimo secondo”.

Sull’infortunio di Giannetti e su possibili soluzioni per rimpiazzarlo: “La stagione di Niccolò (Giannetti ndr) è finita, nei prossimi giorni si deciderà se operare o meno e quindi si conosceranno i tempi di recupero. Io ho visto la dinamica e ho subito percepito la gravità dell’infortunio; il piede si è piantato nel terreno ed è rimasto sotto tutto il suo peso una volta che è caduto. In questo momento non ha senso attingere al mercato degli svincolati, ma cercheremo di recuperare Bernardotto con tutte le cautele del caso ed abbiamo Castigliani quasi al meglio della condizione. Inoltre, in extremis, posso avanzare Bozhanaj o addirittura cambiare modulo, ma mi auguro non accada. Il livello raggiunto dalla squadra è troppo alto anche per aggregare un giovane della Primavera. Non eravamo partiti pensando di conseguire certi risultati in così poco tempo, ed invece la squadra ha raggiunto standard così importanti che appoggiarsi ad un ragazzo del settore giovanile è complicato, anche perché le partite scottano molto. Questo ragionamento ovviamente non vuole sminuire nessuno”.

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